In programma: di Richard Wagner, Parsifal – Preludio atto I e Siegfrid Idyll per orchestra da camera. Di Ottorino Respighi: Trittico botticelliano per piccola orchestra P 151, Concerto gregoriano per violino e orchestra. Di Giuseppe Verdi: I vespri siciliani (sinfonia), La forza del destino (sinfonia).
Respighi è sicuramente uno degli autori più estroversi del primo ‘900, fu anche un grande virtuoso del violino, strumento in cui si diplomò e con il quale operò brillantemente. La redazione della partitura del “Concerto gregoriano” per violino e orchestra ne rappresenta un esempio efficace. Scritto nel 1921, raramente eseguito, ha avuto per l’occasione un validissimo interprete: il conterraneo Francesco D’Orazio, concertista di fama internazionale, insignito del premio Abbiati 2010 che ha  affiancato l’Orchestra della Fondazione Petruzzelli.
Per quanto riguarda Wagner, che non compose molti poemi sinfonici, l’Idillio di Sigfrido rappresenta un’eccezione, una partitura dedicata all’evento della nascita del suo terzogenito dal nome dell’eroe Sigfrido, qui le modalità di esecuzione cambiano e a differenza del preludio del Parsifal, l’organico risulta ridotto.
A concludere l’evento I vespri siciliani e La forza del destino espressione di un Verdi maturo e noto al grande pubblico.
Le composizioni di Ottorino Respighi raramente eseguite in pubblico e considerate dai musicologi più severi, altissima espressione dell’autore bolognese, i cui spartiti hanno avuto la direzione di Toscanini, Karajan, Muti e Sinopoli, sono risulti particolarmente interessanti attraendo l’interesse di tanti giovani musicisti baresi presenti fra il pubblico.

19 aprile 2013

Maria Caravella