Mai come nel periodo natalizio balza agli occhi la “contraddizione in termini” dei negozi aperti nei giorni di festa. Il primo di questi, proprio domani 8 dicembre giorno dell’immacolata concezione, che tradizionalmente introduce il periodo delle festività. Contro tutto questo, i sindacati hanno diffuso una nota. Il lavoro festivo, dicono, non è un obbligo, è una scelta autonoma e volontaria dei dipendenti. Sulla spinosa questione delle aperture dominicali, inoltre, la Filcams-Cgil è impegnata da tempo in una forte compagna di sensibilizzazione nei confronti dei consumatori e dell’opinione pubblica intitolata la Festa non si Vende. Questo il comunicato.

In vista della festività religiosa di Martedì 8 Dicembre, i sindacati del commercio Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl, Uiltucs/Uil della provincia di Bari invitano i lavoratori, il cui contratto non prevede il lavoro festivo, ad astenersi dalla prestazione lavorativa, vista la non obbligatorietà del lavoro festivo. Questo invito è rivolto ai lavoratori del commercio e agli addetti delle attività all’interno dei centri commerciali, sia di Bari città che della provincia. Tutte le principali catene distributive hanno infatti già dichiarato l’apertura per l’8 dicembre.

La disponibilità al lavoro festivo è una scelta libera e autonoma di lavoratrici e lavoratori prevista dai Contratti collettivi nazionali di lavoro e confermata da recenti sentenze della Cassazione, secondo le quali il datore di lavoro non può imporre al dipendente di lavorare in una giornata festiva e definiscono illegittima l’eventuale sanzione disciplinare a punizione del rifiuto al lavoro festivo, se non vi sia stato preventivamente un assenso di quest’ultimo.

Oltre a martedì 8 dicembre, i sindacati invitano i lavoratori all’astensione dal lavoro festivo anche per le festività del 25 e 26 dicembre. Purtroppo, dopo la liberalizzazione degli orari e delle aperture introdotte dal decreto Salva-Italia del governo Monti, anche a Bari, Filcams-CGIL Fisascat-CISL e Uiltucs-Uil registrano la volontà di molte catene di medie-superfici, sia alimentari e non, ad aprire il 26 Dicembre.
Il lavoro festivo non può essere imposto dall’azienda senza il consenso del lavoratore, bisogna riconoscere che il riposo per le festività, così come il riposo domenicale, non ha solo una semplice funzione di ristoro bensì un’importante fruizione di tempo libero necessario.
I tempi di conciliazione tra casa, lavoro e famiglia, hanno un valore assoluto, soprattutto nei giorni festivi, è necessario che tale tempo deve essere sottratto da quella logica di ‘consumo’ che penetra sempre più la nostra attuale società.

In base alle norme contrattuali vigenti e a recenti sentenze della Cassazione i lavoratori potranno perciò rifiutarsi di effettuare prestazioni lavorative in tutte le festività senza incorrere in nessuna sanzione. In caso contrario, Filcams/Cgil, Fisascat/Cisl e Uiltucs/Uil sono pronti a sostenere le vertenze a tutela dei lavoratori.