“Noi siamo il Redentore. Casa per molti, Madre per tutti. #nessunoescluso”. Questo si legge nella prima didascalia del calendario 2018 del Redentore Salesiani Don Bosco di Bari. Nessuno escluso, proprio così, soprattutto l’Amministrazione comunale ed il Partito Democratico. Un’alleanza così forte da portare i fedeli a scherzare sulla definizione di PDR, non più partito di Renzi, ma partito del Redentore.

C’è chi scherza sugli scatti del calendario, ripetuta passerella per Michele Emiliano e Antonio Decaro, con apparizioni di Alfonso Pisicchio, Giuseppe Galasso, Paola Romano, Francesca Bottalico, oltre che monsignor Cacucci e don Luigi Ciotti per dare più lustro. Qualcun altro, invece, s’indigna, soprattutto perché tra i 12 mesi del 2018 c’è anche marzo, quello delle elezioni politiche. C

Stiamo di fronte ad una casualità, non certo ad un’operazione voluta, anche perché sarebbe stato controproducente dato il fine ultimo di raccogliere i fondi del 5 X 1000. Il Redentore ancora di salvezza per Decaro nel degrado assoluto del quartiere Libertà, quello che il ministro Minniti voleva salvare con una migliore illuminazione pubblica. Ci limitiamo a rendere pubbliche una volta per tutte le segnalazioni arrivate in queste settimane.

Da un lato la meritoria opera dei Salesiani; dall’altro l’eccessiva dedizione di don Francesco a Decaro, che ormai lo ha investito del ruolo di salvatore della patria. Siamo al Libertà, il quartiere con la più alta presenza di extracomunitari, ma sul calendario non ci sono molte tracce della convivenza, a detta degli amministratori pacifica e costruttiva. Negli scatti di un calendario, si sa, si tende ad immortalare il meglio.

La domanda di una parte di fedeli e frequentatori del Redentore, in quell’eterna lotta fra lupi ed agnelli, è proprio quella: è davvero quello che si vede in quegli scatti il meglio di cui sono capaci i Salesiani di Bari? Non basta riqualificare le piazze, annunciare chiusure al traffico o l’apertura di una caserma. Il cambiamento principale deve essere nell’atteggiamento con cui ci si pone nei confronti della gente del Libertà, che non può più essere divisa tra chi frequenta il Redentore e chi no. Fuori da quel mondo di attenzioni pubbliche, di progetti e di finanziamenti, in tanti continuano a fare i conti con la vita vera.