Nonostante i documenti pubblicati in queste settimane, la doppia incompatibilità del “superblindato” dipendente pubblico, imprenditore e giornalista di Telenorba, Daniele Amoruso, non è stata ancora messa in discussione da nessuno. Si continua a fare finta di niente, per la serie: prima o poi il polverone sarà solo un ricordo. Non è intervenuto ufficialmente il Policlinico, che si è accontentato delle sensibili dimissioni di Amoruso da responsabile della Telemedicina e non anche da capo ufficio stampa, ma non sono intervenuti neppure l’Ordine dei Medici e quello dei Giornalisti.

Chiedendo informazioni abbiamo scoperto che non siamo stati i soli ad aver avuto dubbi sull’arci nota incompatibilità di Amoruso. Da fonti interne alla Procura veniamo a sapere che nella primavera scorsa il doctor Amoruso è stato oggetto di un’indagine sull’assenteismo condotta dai Carabinieri. Fascicolo poi consegnato in via Nazariantz ad agosto. L’indagine potrebbe essere stata archiviata oppure essere finita in qualche cassetto, nonostante fossero state a quanto pare accertate un congruo numero di assenze. Saranno state tutte giustificate. Amoruso, dicevamo, è ancora saldamente a capo dell’ufficio stampa del Policlinico, ma è anora collaboratore di Telenorba, la nota emittente televisiva di Conversano.

Può un dipendente pubblico esercitare la professione giornalistica per conto di un’emittente privata, creando pesanti svantaggi alla silente concorrenza? Il 24 novembre scorso, non sappiamo se abbia o meno timbrato il cartellino al Policlinico, se abbia preso un permesso o fosse in missione per l’azienda ospedaliera, Amoruso è voltato a Milano. Nel capoluogo lombardo ha partecipato al media tutorial “Influenza stagionale negli over 65: quando il vaccino fa la differenza”. Appuntamento dalle 10 alle 11.30 presso il circolo della stampa, al civico 48 di corso Venezia. Evento organizzato dalla casa farmaceutica Novartis.

Cosa ci faceva Daniele Amoruso a un media tutorial riservato ai giornalisti? Amoruso è un giornalista regolarmente iscritto nell’elenco dei pubblicisti della Puglia con il numero di tessera 145013, ma è anche soprattutto un dipendente pubblico. Da più di un decennio collabora con Telenorba: prestazioni fatturate dalla sua azienda Doctor Srl, la stessa che compare numerose volte nell’ambito del nuovo progetto della telecardiologia pubblica, oppure beneficenza all’emittente che da un lato licenzia i dipendenti e dall’altro continua a fare ricorso alla collaborazione dei dopolavoristi? Amoruso, però, è anche amministratore di fatto della società Doctor Srl, proprio lo stesso nome della storica trasmissione televisiva mandata in onda da Telenorba. Per molto meno Martin perse la cappa e persino il posto di lavoro.

Chi ha pagato il volo di Amoruso a Milano? Il Policlinico, Telenorba, la casa farmaceutica che ha organizzato il media tutorial o l’imprenditore in viaggio d’affari? Il dottor Amoruso aveva un permesso speciale da parte del direttore generale per la missione di lavoro? Può il responsabile dell’ufficio stampa di un ente pubblico realizzare un servizio televisivo per un’emittente privata sui temi oggetto del proprio lavoro? Quante altre volte sono successe situazioni analoghe, considerati i tanti viaggi lavorativi del doctor Amoruso? Quanto è credibile l’intervista del capo ufficio stampa del Policlinico a un medico, in molti casi proprio appartenente al Policlinico? Le persone alle quali rivolgiamo le nostre domande aumentano man mano che ci occupiamo di questa assurda situazione, partita dall’altrettanto assurda storia legata al nuovo sistema di telecardiologia.

Non vorremmo abituarci anche noi all’idea del dottor Amoruso, evidentemente particolarmente diffusa,  secondo cui: “Nel pubblico si può spendere di più e fare un pò meno bene”.