Il sindaco di #bariperbene, Antonio Decaro, ha deciso di sporcarsi le mani, nel vero senso della parola. È sceso da Palazzo di Città e, indossata la veste di “moralizzatore”, ha sistemato alcune buste dell’immondizia nei cassonetti. Evidentemente stanco, come molti baresi, di vedere la propria città ridotta un letamaio, ha messo in atto l’ennesimo spot che però dà tanto di minestra riscaldata. Un po’ come fece l’assessore all’Ambiente Pietro Petruzzelli quando mise ingenuamente le mani nell’amianto a Japigia.

Poi è andato a prendersela con i commercianti del Borgo Antico, minacciando persino provvedimenti come il ritiro delle concessioni per l’occupazione di suolo pubblico qualora dovessero continuare a sporcare i marciapiedi con le buste dei rifiuti trascinate per terra. Va bene, è una cosa che non va fatta e per fortuna non tutti fanno, ma non si può ridurre un problema così grande ai minimi termini e far ricadere la colpa solo ed esclusivamente sui commercianti. Nel nostro giro perlustrativo, il tour 2015 di #bariperzozzoni, abbiamo sentito una serie di titolari di negozi di diverso tipo e sono stati proprio loro a denunciare una puzza assoluta proveniente dei cassonetti, così forte da entrare negli esercizi commerciali e da condizionare un’intera giornata di lavoro.

Oggi Decaro è stato anche sfortunato, lo ammettiamo. Nello stesso momento in cui il primo cittadino era impegnato nella zona di fronte al Comune, in via Randaccio, noto fulcro dell’inciviltà più radicata, un soggetto non ben identificato, uno zozzone qualunque, totalmente indisturbato ha depositato nel lerciume più assoluto una serie di mobili, bidoni, sedie e altro materiale non ben definito. Quel bel signore in maglietta verde visibile in foto. Questo che significa? Che manca il controllo, manca una visione d’insieme e un’azione coordinata tra Comune, Amiu e Municipale per vigilare in ogni santa zona della città

Il Sindaco non ha ancora capito forse che, al netto degli incivili che a Bari sono davvero tanti, è difficile poter far cambiare la testa a chi pensa di poter buttare l’immondizia di mattina solo perché di sera rischierebbe di trovare il cassonetto stracolmo. In sostanza e senza più battute, l’azione di Antonio Decaro che prende con le mani i sacchetti dell’immondizia e li butta nel cassonetto è sì lodevole, ma fondamentalmente non serve a niente. Perché ad ogni angolo ci sono mobili buttati per terra, materassi, frigoriferi e chi più ne ha più ne metta? La risposta è facile: perché la gente non lo deve fare di nascosto, agisce totalmente indisturbata, senza che nessuno controlli. È la dimostrazione che a Bari vige l’anarchia più assoluta.

Noi ci aspettiamo qualcosa in più dell’ennesimo spot e di conoscere in cosa consistono le operazioni di pulizia straordinaria e per quanto tempo dureranno. Come ci interessa sapere quanto durerà la diffida all’Amiu e se c’è un organo giudicante che decide del rapporto tra quest’ultima e il Comune di Bari.  L’appello finale è uno: fate presto, perché se passa il santo gli sporcaccioni continuano a fare festa.