Alcune considerazioni politiche. Intanto in Puglia il centro destra non solo non è morto, confuso o al lumicino come Michele Emiliano fa avventurosamente ripetendo qui e lì. Sarà che si sono divisi, che Fitto vuole Cassano morto o che Cassano vorrebbe Fitto in esilio, sarà che in Comune fanno finta di fare opposizione o che per la Regione saranno costretti a ricorrere a Francesco “Alien” Schittulli per trovare qualcuno che possa se non vincere almeno dare filo da torcere a Emiliano, sarà tutto questo ma siamo ben lontani da uno stato pre-agonico.

Basta vedere come sono finite le elezioni per il Consiglio Metropolitano. Alla vigilia il Pd parlava di “cappotto” in arrivo: tredici a cinque. E’ finita dieci a sette con un seggio strappato dai soliti scassa ombrelli della sinistra non piddina e non vendoliana che non vuole morire renziana. Ma è il risultato della lista unica di centro sinistra che fa riflettere. Il più suffragato, indovinate chi è? Alfonsino Pisicchio, la cui lista alle comunali prese meno del 3 per cento. Il che significa che se non fosse stato in coalizione non sarebbe nemmeno stato eletto. Un miracolo, insomma.

E come fa uno senza voti a prenderne ben 6485, sia pure “ponderati” (il sistema elettorale del Consiglio Metropolitano funziona un po’ come quello dei grandi elettori americani, ogni voto ha un peso diverso a seconda del comune da cui proviene)? Si spiega solo con l’aiuto fondamentale che Alfonsino ha ricevuto dallo stesso sindaco Decaro e dal PD, che su certe tecniche e strategie di consenso fra “alleati” non ha nulla da imparare dalla vecchia DC da cui proviene il suo attuale segretario nazionale o dal vecchio PSI di craxiana memoria da cui proviene il Sindaco di Bari.

E così Pisicchio è il più suffragato della lista di centro sinistra, senza in realtà avere base elettorale proprio nei Comuni da cui ha ricevuto la quasi totalità dei voti. Resta da capire perchè Decaro tenga tanto a Pisicchio, cosa si aspetta in cambio dell’aiuto che gli ha fornito e a cui ha costretto anche il suo partito (sarà per questo che quelli di “Terre Democratiche” se ne sono andati per i fatti loro?).

Sull’altro fronte, il centro destra unitissimo ha fatto quasi il botto, visto che era dato per morto. E la Lista Schittulli continua ad essere la forza dirompente della coalizione, un chiarissimo messaggio per le prossime regionali. Doveva finire 13 a 5: invece siamo 10 a sette, più lo scomodo Sergio Povia di Terre Democratiche che non ha giurato fedeltà al Centro Sinistra. se questo è un centro destra di morti…Anita Maurodinoia, la “ragioniera di Triggiano” come qualcuno l’ha sprezzantemente definita, è risultata la più suffragata in assoluto con oltre 7100 voti ponderati.

Niente male per le prossime regionali: Michele Emiliano è convinto di vincere facile. Di sicuro Schittulli è di altro parere. Michelone farebbe bene a sistemare un po’ di cose qui e lì per la Puglia, senza far finta di non preoccuparsi del progressivo spostamento a destra di una serie di realtà non propriamente periferiche.

E, soprattutto, dare una ripassata al suo triste successore: che fra Tasi, parentopoli, fallimento della Fondazione Petruzzelli, Amtab ricapitalizzata e servizio rifiuti da incubo, rischia di far precipitare la situazione elettorale del centro sinistra anche prima delle prossime regionali.