“Siamo pronti a sporgere denuncia in tutte le sedi opportune, se siamo in queste condizioni è solo colpa della Asl Bari e della Regione Puglia. Non si azzardino ad addossare a noi le loro inadempienze”. L’ingegner Lucio Pellicani, amministratore della GMS, società che gestisce il centro di riabilitazione Padre Pio di Capurso, è una pentola a pressione pronta ad esplodere.

Due gli episodi che hanno fatto traboccare il vaso della pazienza. Intanto il nostro articolo, quello che ha dimostrato come Regione e Asl avrebbero voluto risolvere temporaneamente il pasticcio sulla gestione del centro: affidarla al Consorzio CON.SSI, che ha già affittato e opzionato l’acquisto di una struttura ad Adelfia.

Ma c’è una cosa che proprio non è andata giù e si tratta del bando pubblico per l’accreditamento dei servizi finora gestiti dalla GMS. Non solo sono stati inseriti i nomi dei dipendenti attualmente stipendiati dalla società di Pellicani, ma gli elenchi riportati sono persino errati. È stato inserito personale ormai inesistente e hanno dimenticato chi, invece, attualmente è in carico alla GMS.

In questa giornata convulsa, intanto, prendiamo atto dello slittamento della task force regionale sul lavoro, convocata nel pomeriggio per discutere della faccenda Padre Pio, e l’organizzazione di una manifestazione di protesta sotto la sede del Palazzo della Regione, sul lungomare.