Il priso si è rotto e la verità è venuta a galla, come dicono dalle nostre parti. Da un messaggio whatsapp apprendiamo che in molti, compreso il sindaco dei sindaci Antonio Decaro, sanno di quanto accade all’interno della STP: gli inutili interinali, le vessazioni, la volontà di intervenire sullo statuto, le scalate personali ai vertici dell’azienda, gli accordi privati (di cui pure stiamo per darvi conto), le consulenze.

Ciò che fa più impressione, però, è un’altra frase contenuta in quella chat: “Dinamiche ed equilibri politici sono sempre prevalenti, purtroppo, rispetto ai bisogni reali”. Avete letto bene. Questo scrive un influente politico locale del PD barese, che ricopre persino un importante incarico pubblico. Un’affermazione gravissima, che solitamente si tiente per sé.  Alla luce della nostra immane inchiesta giornalistica sulla Società Trasporti Provinciale, l’affermazione ha il sapore amaro dell’istituzione che si arrende alla politica, o peggio ancora alla politica della clientela.

Per evitare di perdere numeri, consensi e allenaze, si chiude un occhio, in questo caso tutti e due, con l’attenuante: “Spero che nella prossima Assemblea si possa cambiare qualcosa”. Cosa vuoi cambiare se la logica è sempre quella dell’equilibrio politico prevalente sui reali bisogni dei cittadini? “Conosco bene la vicenda e la conosce anche Antonio” (Decaro ndr.)”, spiega l’uomo vicino al Sindaco di Bari, dell’Area Metropolitana e presidente dell’Anci.

Una storia nota a tutti, che ci ha portato ad essere querelati ed isolati nel nome di quell’equilibrio politico che in aula, comunale e metropolitana, potrebbe addirittura far saltare la maggioranza. Consigliere, ci abbiamo pensato tanto, ma alla fine abbiamo deciso di rivelare solo il peccato e non il nome del peccatore. Sa perché? Non andiamo a caccia di persone da lapidare, ma tentiamo di denunciare ciò che si continua a fare sotto i vostri occhi, a suo dire anche sotto quelli di Decaro, che a questo punto invitiamo ad uscire allo scoperto, a dire se è vero che pur avendo contezza in nome della peggiore interpretazione della politica non è ancora intervenuto.

Tutto ciò succede sulle spalle dei cittadini-contribuenti, anche di quelli che vi hanno votato. Continuerà a leggere di quanto sta accadendo dietro i cancelli della STP, tinteggiati su ordine di chi non ha alcun potere. Adesso, però, tutti sapranno che voi siete a conoscenza. Aspettare la prossima assemblea con queste premesse, significa solamente cambiare i nomi dei protagonisti dello scempio, in cui la politica vince sui reali bisogni della povera gente. Lo ha detto lei consigliere. Se davvero voleste, potreste immediatamente mandare a casa chi ha ridotto l’azienda sul lastrico, non solo economico, ma anche morale.