Foto di CFE - Clip Film Europa

Lo scorso 21 aprile anche noi del Quotidiano Italiano eravamo in piazza Montecitorio, a Roma, per trasmettere parte della manifestazione contro la privatizzazione della Croce Rossa Italiana. Un raduno organizzato dai lavoratori per gridare nelle orecchie dei politici tutto lo sdegno prodotto da un decreto che sta causando la morte della CRI come ente pubblico. Da allora nulla è cambiato. Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa del Coordinamento nazionale delle RSU di Croce Rossa Italiana che richiama ancora una volta in piazza Montecitorio tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’ente. L’appuntamento è per lunedì 28 settembre alle ore 15.00.

“Il Decreto 178/12 voluto dal governo Monti, sostenuto dai vertici della Croce Rossa Italiana, confermato dai governi Letta e dall’attuale Governo Renzi, ha sancito la privatizzazione della CRI e ne sta causando la morte come ente pubblico.

Il lavoro di migliaia di volontari e di lavoratori civili e militari, che ogni giorno assicurano in Italia e all’estero assistenza ai disabili, ai terremotati, nelle maxi-emergenze, nei laboratori analisi e sulle ambulanze, non sarà più garantito.

Questa privatizzazione ha prodotto la frammentazione di un ente in una miriade di piccole realtà locali private che hanno perso la funzione pubblica primaria e la forza di una associazione e di un ente pubblico con 150 anni di storia costringendo ad assoggettarsi alle leggi del mercato, tagliando costi e qualità.

Tutto questo nel silenzio assordante dei Ministeri competenti, nonostante le numerose richieste di modifica depositate in Parlamento da molteplici esponenti di tutte le forze politiche

Per difendere il nostro lavoro e i servizi pubblici stiamo tenacemente lottando in tutta Italia.

Dall’inizio dell’anno fino ad oggi, le due grandi manifestazioni nazionali  del 21 febbraio e del 21 aprile 2015, hanno visto una massiccia partecipazione dei lavoratori CRI che sono scesi in piazza per dire NO alla definitiva privatizzazione della Croce Rossa Italiana.

Mancano pochi mesi alla definitiva privatizzazione e alla conseguente messa in liquidazione dell’ente pubblico, ma i lavoratori non si arrendono e tutti insieme, civili e militari, grideranno ancora a gran voce la loro netta contrarietà a questo scempio che si ripercuoterà sugli stessi lavoratori e sui cittadini/utenti.

Siamo alla stretta finale è arrivato il momento che i lavoratori si convincano della necessità di partecipare in massa alle prossime iniziative per costringere il Governo a modificare il Decreto 178.

Prossimo appuntamento (per ricordare la ricorrenza di quel maledetto Decreto):

MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI LAVORATORI CRI, CHE SI TERRA’ LUNEDÌ 28 SETTEMBRE 2015 IN PIAZZA MONTECITORIO DALLE ORE 15.00 ALLE ORE 18.00

COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE RSU DI CROCE ROSSA ITALIANA”