Si sa che l’informazione è potere, che chi la detiene ha tutto e questo tutto ha un costo. Noi ci eravamo fermati alla cosa, alquanto singolare, che un ente pubblico assumesse direttamente due professionisti, senza concorso e senza alcuna consultazione, una al costo di 75,960 euro l’anno e l’altra di 60.000 per il periodo marzo/dicembre 2015.

Oggi siamo venuti a sapere che lo stesso ufficio si dota di un abbonamento a un’agenzia che costruisce rassegne stampa, della carta stampata e delle trasmissioni tv, con una delle aziende più importanti del Paese, la famosissima Data Stampa. Su una rassegna stampa vengono raccolti tutti gli articoli di giornali, riviste, siti internet e lanci di agenzie, che riguardano appunto Croce Rossa.

Lo stesso ufficio ha l’abbonamento ad una delle più rinomate agenzie italiane, l’Ansa di via della Dataria. Di solito chi sottoscrive l’abbonamento ad un’agenzia di stampa è un organo di informazione che utilizza i lanci ed i servizi per costruire i propri notiziari. Probabilmente in Croce Rossa Italiana, dove evidentemente non si vogliono buttare soldi, si è sottoscritto l’abbonamento ad Ansa per controllare che Data Stampa riporti correttamente nelle sue rassegne le notizie che Ansa scrive quando parla di Croce Rossa.

La regola è sempre la stessa, vecchia ed enorme perla di saggezza: quattro occhi sono meglio di due, soprattutto quando il costo per i servizi della rassegna stampa non è eccessivo, soltanto 61.000 euro l’anno, e quando non lo paghi di tasca tua. Come arriva questa rassegna stampa e il bollettino dell’agenzia? Arrivano via internet, in formato elettronico o pdf. Ma volete mettere il buon odore d’inchiostro che emana la vecchia cara carta stampata, la soddisfazione di sfogliare quotidiani, sottolineare notizie e ritagliare articoli? Ecco perché a via Toscana si pagano 2.600 euro l’anno all’edicola Pieroni per la fornitura di quotidiani e periodici.

In ossequio alla spending rewiew e per il principio di cui sopra, quello dei quattro occhi, la fornitura di giornali pensiamo serva anche a verificare che Ansa lanci, che Data Stampa ritagli e che i lanci ed i ritagli siano tutti correttamente ritagliati. Quella che sembrava una battuta ci accorgiamo che corrisponde a realtà, perché, per una sorta di democrazia fatta con i soldi degli altri, per un singolo ufficio di via Toscana, la Standing Commission, viene pagata la fornitura di quotidiani e periodici a un’altra edicola, quella del Signor Cuticca, alla modica cifra di 2.000 euro l’anno. Forse proprio per controllare che i quotidiani comprati negli stessi giorni dall’edicola di Pieroni siano uguali a quelli di Cuticca e riportino i lanci di Ansa e le notizie ritagliate da Data Stampa?

Ci piacerebbe che la base cominciasse a far sentire la sua voce senza aspettare le elezioni che non arriveranno mai, che chi paga oltre duecento euro per la divisa sapesse come Croce Rossa Italiana spende i suoi soldi, suoi nel senso di soldi dei contribuenti e ricavati dal lavoro indefesso dei tanti volontari che buttano sudore e sangue, notte e giorno, per quella Croce.

Se si vuole capire qualcosa, al di là della cortina eretta a via Toscana si trovano delle situazioni molto curiose. La vicenda dei soldi impiegati nella gestione dell’informazione a via Toscana è assolutamente un particolare del sistema utilizzato per creare facile consenso ed accontentare pochi (ma buoni). Crediamo ancora, e ne siamo fermamente convinti, che l’informazione serva non a denigrare, ma a denunciare sprechi e comportamenti non corretti da parte di chi invece dovrebbe dimostrare di operare in buona fede e per un interesse superiore al suo.

Ecco perché a via Toscana hanno paura dei giornalisti veri, ecco perché continuano a chiamare questa cosa privatizzazione mentre si tratta semplicemente di un saccheggio.