Come per una processione religiosa, la prima tappa del gelato “made in Bari” deve essere necessariamente da “Colin”, gelateria unica nel suo genere in via Calefati, legata molto alle tradizioni del passato. Da “Colin” è possibile degustare fino ad un massimo di 6 gusti al giorno, certo non è un record, ma è la prova inconfutabile che il gelato viene preparato in maniera artigianale, con il menù che cambia giorno per giorno, in base alla disponibilità delle materie prime.

“Preparo un numero di gusti limitato perchè non è facile produrre un concentrato a regola d’arte – commenta Donato Martino, figlio di Nicola, che cerca di mantenere viva la tradizione artigianale nonostante l’aspra concorrenza –  Molto spesso mi capita di chiudere in anticipo perchè termino il gelato, un consumo che sfiora i 30 litri al giorno. Vengono da me perchè anche la panna è artigianale, pochi ingredienti ma tanto gusto”.

Se avete voglia di una maggiore scelta e caratteristiche particolari, come l’assenza di lattosio o cioccolato per celiaci, il luogo ideale è “Il Gelatiere” in viale Salandra. Qui si preparano ogni giorno più di 40 gusti, oltre ai classici coni sono disponibili molte idee pre confezionate ma sempre preparate con ingredienti genuini.

“Ci sono molte persone che ci raggiungono e superiamo anche quota mille presenze– dichiara uno dei commessi mentre è indaffarato a soddisfare le richieste dei clienti – Anche per la preparazione di gusti particolari, come la papaya e il mango, utilizziamo dei concentrati di alta qualità, e lo si può riscontrare assaggiandoli”.

Continuando a camminare per la città di Bari alla ricerca di un buon gelato è inevitabile fermarsi al “Bar Telebari Doppiapanna”, altro luogo simbolo del cono gelato. Anche dal Bar Telebari è possibile scegliere tra oltre 20 gusti, panna artigianale inclusa nel prezzo, e un odore inconfondibile di gelato appena preparato.

In alternativa, ci sono due grandi catene di gelaterie: Gasperini e Catullo. Entrando in questi bar si ha come la sensazione che il livello qualitativo sia inferiore, avvicinandosi di fatto agli standard nazionali. Il gelato è buono, ma senza peculiarità degne di nota.

Se in conclusione gradite un cono con base di yogurt, il luogo ideale è “Yogo”, dove è possibile sbizzarrirsi con un’infinità di gusti (cioccolato, fragola e vaniglia) e la possibilità di aggiungere tanti ingredienti (frutta, cereali, canditi, meringhe  ecc) oltre che ad una base sostanziosa di nutella calda e filante.

Un cono a due gusti varia da un prezzo di 1,80 a 2 euro, costo invariato rispetto allo scorso anno, a cui si aggiunge il supplemento della panna, che in quasi tutte le gelaterie viene pagata da 30 a 50 centesimi. I gusti “estivi” per antonomasia sono quelli a base di frutta, come limone, fragola e frutti di bosco, ma non mancano gli appassionati del cioccolato e delle nocciole. A far letteralmente impazzire i baresi è, però, il gusto al caffè, a cui aggiungere della panna fresca, noccioline tostate e liquore al rhum.

3 maggio 2012

Daniele Leuzzi