Nell’ambito della Stagione 2023/2024, AncheCinema s.r.l. presenta lo spettacolo teatrale “Il Fu Mattia Pascal”, dal capolavoro di Luigi Pirandello, con Giorgio Marchesi, le musiche scritte ed eseguite dal vivo da Raffaele Toninelli e i contributi video di Simone Salvatore. Lo spettacolo è in programma domenica 21 gennaio 2024 al Teatro AncheCinema di Bari alle ore 17.00 e alle ore 19.30. La replica delle ore 19.30 è già sold out. Sono disponibili gli ultimi biglietti della replica delle ore 17.00.

Torna, dopo il successo della scorsa stagione, il sorprendente spettacolo teatrale con Giorgio Marchesi e Raffaele Toninelli, che già lo scorso anno ha fatto registrare un triplice sold out a Bari, al Teatro AncheCinema e al Teatro Luciani di Acquaviva delle Fonti.

“Posso dire che da allora ho fatto il gusto a ridere di tutte le mie sciagure e di ogni mio tormento.”

Sono state proprio le parole che Pirandello fa dire al suo protagonista a suggerire a Giorgio Marchesi e a Raffaele Toninelli la chiave per raccontare le vicende di Mattia Pascal, con un linguaggio che potesse essere accessibile e appetibile a tutti, anche e soprattutto alle nuove generazioni. Con l’obiettivo di allontanarsi dalla visione polverosa erroneamente associata ad alcuni capolavori letterari.

Insieme alla drammaturgia musicale sul testo, lo spettacolo ha un’atmosfera non realistica traslata lungo il ‘900 per assecondare la contemporaneità dei temi trattati nell’opera: il rapporto con la propria identità ma anche la rinascita, dopo lo sconvolgimento delle nostre vite negli ultimi anni.

Pascal sembra chiedere quindi non solo un’altra possibilità, come spesso sogniamo tutti, di ricominciare da capo o di correggere gli errori del passato. Ma vuole anche “abitare” un’altra persona, nuova, diversa, sconosciuta.

Da queste due frasi, da questi due spunti è nata l’idea di proporre al pubblico la storia di Mattia Pascal e Adriano Meis concedendoci la libertà di giocare con questi due personaggi e sottolineando l’umorismo presente nel testo, pur lasciando intatto lo stile e il linguaggio originali.

Perché un testo, anche se un classico, rimane un pre-testo per comunicare col pubblico. E visto il momento storico, meglio farlo con leggerezza.