Il 5 gennaio finale col botto per la terza edizione del MusicaLucis, il festival d’inverno della Valle d’Itria che, tra musica e arte, ha acceso le festività natalizie nelle città di Fasano, Locorotondo e Ostuni. L’ultimo appuntamento toccherà la città di Fasano e vedrà protagonisti due icone del rap italiano: stiamo parlando di Tormento & Esa, aka i Siamesi Brothers, insieme per un live unico che ripercorrerà alcuni momenti fondamentali dell’hip hop nostrano. Oltre a loro, ad infiammare il pubblico dei Portici delle Teresiane ci saranno D_Mind, cultore di black music, e il fasanese J.Raise, Jr., dj e produttore per Universal che spazierà dai grandi classici dell’Hip Hop fino ai confini del nu jazz, neo soul e broken beat.

Tormento & Esa, in particolare, sono tra gli ospiti di punta di questa edizione che ha visto atterrare in Valle d’Itria nomi nazionali e internazionali, tra cui General Levy, Populous, Luca De Gennaro e tanti altri. Tormento, precursore del rap in Italia, è ancora oggi un riferimento fondamentale per le nuove generazioni e ha lavorato con Tiziano Ferro, J-Ax, Guè, Marracash, Elodie, Coez, Fabri Fibra, Primo Brown, Mahmood, Stash e tanti altri. Esa, fondatore del gruppo OTR nel 1991, ha esportato il rap italiano in tutta Europa e ha lavorato con artisti come Neffa, La Pina e Antonella Ruggero.

Ultimissimi giorni anche per visitare le esposizioni artistiche, la cui programmazione curata da Laura Tota si interseca profondamente con quella musicale, a cura di Veronica Palmisano (Nikaleo).

Locorotondo ricordiamo sono in corso la mostra  “Intervallo – Il romanticismo superproletario di pandinideipaesini in Puglia” che raccoglie una selezione di immagini dell’account Instagram “pandinineipaesini”, contenitore virtuale di foto di Panda immortalate nei borghi italiani, come il titolo suggerisce. Il profilo seriale ribadisce la necessità di tornare a vivere i luoghi con lentezza, consegnando alla superutilitaria più longeva della storia, l’onere (e l’onore) di farsi interprete di uno stile di vita devoto all’autenticità e ai valori una vita sana, a volte lontano dall’immagine associata alla Puglia degli ultimi anni. Sempre a Locorotondo, le vetrine dell’Ex centro Anziani, luogo chiuso da molti anni, ospitano gli scatti di Salento Death Valley. Nato sempre su Instagram, il progetto raccoglie le fotografie di Gabriele Albergo, fondatore della pagina, che ritraggono (anche) il sacro nella quotidianità, lontano dai luoghi dedicati al culto. Mettendolo in dialogo con il profano e innescando dei cortocircuiti in cui si delinea la necessità, proprio come per Pandinineipaesini, di abbandonare l’estetica incantata della Puglia, se ne evidenzia anche il lato più oscuro, realistico e onesto. Un “punk side” che fonde devozione, cura, e tradizione in attimi in cui il tempo in Puglia sembra essersi fermato.

Si aggiungono poi tre progetti artistici incentrati su una visione alternativa delle festività natalizie e dei suoi simboli tradizionali e che sono esposti, invece, a Ostuni a Palazzo Tanzarella (ingresso libero fino al 6 gennaio, Orari di apertura 17.00/20.00).

Attraverso la grafica e l’illustrazione, PAMCOC, giovane illustratrice di Reggio Emilia, esprime in forma testuale (e spesso ironica e dissacrante) frasi e sensazioni legate ai momenti conviviali e di ritrovo imposti dalle riunioni familiari e di cui si farebbe volentieri a meno. Sempre da Instagram arriva il lavoro di Luci di Merda che raccoglie luminarie bizzarre e ambiziose lungo tutto lo stivale grazie al contributo degli utenti, che nobiliterà la pratica tutta natalizia di decorare e allestire le proprie abitazioni in un tripudio di luci e scenografie improbabili. Incorniciando ed elevando a opera d’arte questi tentativi maldestri fotografati da contributors non professionisti, capaci di cogliere il potenziale artistico di queste mancate “installazioni artistiche” domestiche, il set ospiterà un tipico salotto natalizio in cui gli scatti in cornice dei migliori “ready made” pugliesi saranno accompagnati da una giungla di luci, habitat naturale del progetto. Infine ci sarà il lavoro di Laura Baiardini, fotografa con un’esperienza sviluppata nella still life e fashion photography, che per MusicaLucis presenta un coloratissimo e dissacrante ritratto del Natale con colori pop, gelatine e glitter: l’ombra del dissenso, della noia e dell’insofferenza serpeggiano attraverso dettagli più o meno evidenti che rompono l’armonia delle atmosfere natalizie.