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Sabato 11 novembre Paola Cortellesi sarà presente in sala al termine delle proiezioni delle 18:25 e 20:45 e prima della proiezione delle 21:15“. Ebbene sì, la protagonista e regista del film italiano più visto dell’ultimo anno (ed uscito appena 2 settimane fa) sarà al Multicinema Galleria a presentare il suo ultimo capolavoro “C’è ancora domani”. Come specificato proprio dal cinema barese sui vari canali social, l’attrice sarà nelle sale sabato 11 novembre ad esporre la sua opera negli orari suddetti.

Trama

Roma, maggio 1946. La città è divisa tra la povertà lasciata dalla Seconda guerra mondiale, le milizie degli Alleati in giro per le strade e la voglia di cambiamento alimentata dal referendum istituzionale e dall’elezione dell’Assemblea Costituente dei 2 e 3 giugno prossimi. Delia (Paola Cortellesi) è moglie del violento Ivano (Valerio Mastrandrea) e madre di tre figli tra cui la adolescente Marcella; tra un impegno domestico e l’altro fa da infermiera all’arcigno suocero Ottorino e sbriga saltuari impegni in vari negozi cittadini. La donna ha anche qualche alleato in questa vita così dura: Nino, un meccanico che le vuole bene; Marisa, un’amica spiritosa e ottimista; William, un soldato afroamericano che vorrebbe darle una mano.

La vita di Delia viene felicemente sconvolta dal fidanzamento di Marcella con Giulio, il giovane rampollo di una famiglia benestante che deve la sua florida condizione economica al bar che gestisce; Ivano, in tale ottica, subodora piuttosto un piacevole tornaconto economico scaturito dalle possibili nozze tra i due. Dopo un pranzo coi consuoceri, Delia capisce immediatamente, però, che la figlia andrebbe incontro a un matrimonio simile a quello della madre, in cui verrebbe regolarmente vessata e umiliata. Con l’aiuto di William fa dunque esplodere il locale del futuro genero cosicché i suoi genitori vedano interrompersi il loro benessere e se ne vadano dalla città. Marcella è disperata ma Delia sa di aver fatto la cosa giusta: ha deciso di reagire di fronte alla sua condizione di inferiorità grazie all’incoraggiamento profuso dall’arrivo, via posta, della sua prima tessera elettorale.

Il 2 giugno, quando arriva il momento di votare tra monarchia e repubblica, Delia vuole partecipare al referendum e cerca una scusa per sfuggire al marito-padrone ma l’improvvisa morte del suocero le complica la vita in quanto si vede riempirsi di parenti la casa. Ciò non le impedisce di recarsi alle urne, la sua prima esperienza in merito come per tutte le altre donne d’Italia. Avendo perso in casa la tessera, rinvenuta prima da Ivano e poi da Marcella, si vede inseguita da entrambi: lui non riuscirà a fermarla dal far valere i propri diritti, lei le riconsegnerà in tempo il documento valido per esprimere la propria opinione.