La puntata di ieri di Lolita Lobosco, andata in onda su Rai 1, ha fatto accendere i riflettori su un piatto tipico della tradizione barese: gli spaghetti all’assassina. Una pietanza semplice dove gli spaghetti cotti nel sugo piccante e un po’ bruciacchiati hanno fatto riscoprire in alcuni la voglia di cimentarsi ai fornelli. Complice anche il post della scrittrice Gabriella Genisi che postando la ricetta ha invitato tutti a guardare la serie tratta dai suoi libri mentre si cimentavano con il piatto.

La stessa Lolita, dopo averli assaggiati, decide di provarci e il suo braccio destro, l’ispettore Forte, a cui viene affidato il compito di decantare gli spaghetti all’assassina, sottolinea quanto il suo piatto sia uguale a quello della tradizione, anche se aggiunge un ingrediente (il pan grattato) che nella ricetta originale non è presente.

Ed è così che sui social è scoppiata la gara a chi li fa meglio postando le foto proprio sotto il post della scrittrice. Prevedibile il dibattito tra quale pentola usare, se è meglio la passata di pomodoro o il pelato, quanti peperoncini mettere. La cosa importante è non cucinare gli spaghetti in acqua e sale, come sottolinea anche l’ispettore Forte.

Gli spaghetti all’assassina hanno accesso negli italiani la curiosità ed è per questo che il piatto barese è prima fra le ricerche di Google Trands Italia, raggiungendo il picco alla fine della puntata. Qualcuno ha previsto che in Puglia ci sarà l’invasione di turisti gastronomici a caccia della migliore assassina.

Insomma, nonostante le tante critiche sulla cadenza scoppiate dopo la messa in onda della prima puntata, con un solo piatto di spaghetti si è risvegliata nei baresi l’appartenenza e l’orgoglio per la tradizione. L’importante, però, è non usare gli spaghettoni perché, come dice Forte, “è la differenza che passa tra Giotto e i madonnari di Bitonto”.