Il “giorno della memoria” fu istituito nel 2000, come cita la legge n. 211: “La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati”.

In questo giorno, un po’ ovunque vengono organizzate cerimonie e manifestazioni atte a ricordare quelle tristi pagine di storia, specie nelle scuole per far sì che l’atrocità di quegli anni non venga studiata solo in modo sterile sui libri ma venga “rievocata”, proprio per non dimenticare.

A Bari, durante lo studio “Alfredo Violante un giornalista pugliese, da Milano a Mauthausen” interverranno il figlio, Paolo Violante, Giorgio Salamanna, un deportato militare, e Raffaele Lorusso, presidente AssoStampa Puglia, ma ci sarà anche il sindaco Michele Emiliano a concludere la giornata.

Alcune testimonianze epistolari di Alfredo Violante saranno lette ai presenti, così come anche alcune parti dell’ultimo lavoro del senatore Gianfranco Maris “I miei giorni a Mauthausen. Per ogni pidocchio cinque bastonate”.

Valentina Piccoli