Nonostante il freddo e le avverse condizioni meteorologiche, un nuovo sbarco di migranti è avvenuto nella notte nel Salento. Settantanove persone, in gran parte afgane con il resto di nazionalità iraniana, sono giunte sulle coste del Capo di Leuca dopo un viaggio durato più di cinque giorni.

I migranti, a bordo di una barca a vela, sono stati intercettati al largo da una motovedetta del Reparto operativo aeronavale della Guardia di Finanza. Nonostante le avverse condizioni del mare e la pioggia battente, i soccorritori hanno preso il comando della barca e l’hanno condotta in sicurezza al porto di Santa Maria di Leuca poco dopo la mezzanotte.

I volontari del comitato di Lecce della Croce Rossa Italiana, coordinati dalla Prefettura e supportati dai servizi del comitato regionale, erano presenti per accogliere i migranti. Tra di essi c’erano diciassette nuclei familiari, compresi bambini e adolescenti, e persino nipoti al seguito. La distribuzione delle nazionalità era composta da sedici iraniani (tredici uomini e tre donne) e sessantatré afgani (ventidue uomini, quattro minori, diciassette donne e quattro ragazze sotto i 18 anni).

Dopo le necessarie verifiche sanitarie e il rifocillamento, i migranti sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello” di Otranto. Nel frattempo, le autorità stanno conducendo indagini per individuare le rotte precise, identificare eventuali scafisti nascosti tra i migranti e smascherare gruppi criminali coinvolti nel traffico di esseri umani.

Nonostante il calo degli sbarchi nelle coste salentine grazie alle azioni contro le organizzazioni malavitose, le autorità rimangono in allerta, temendo una riorganizzazione delle reti criminali per riattivare il fenomeno degli sbarchi. La lotta contro il traffico di migranti rimane una priorità, anche considerando il rischio di riattivazione delle rotte balcaniche marittime.