Questa mattina, le forze dell’ordine del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari, insieme al Nucleo tutela spesa pubblica del comando provinciale di Bari, sotto la guida del colonnello Roberto Maniscalco, hanno posto sotto sequestro preventivo due società con sede a Molfetta (Ba) – la “Ciccolella” con sede a Terlizzi.

Gli indagati sono il dirigente effettivo, l’imprenditore Corrado Ciccolella, e il legale rappresentante formale (semplice prestanome) delle aziende. Una delle società è attiva nel settore immobiliare e partecipazioni, mentre l’altra si occupa della progettazione, realizzazione e commercializzazione di impianti per la produzione di energia. L’indagine è sotto la supervisione dei pubblici ministeri Francesco Tosto e Roberta Moramarco, con la giudice Lucia Anna Altamura come giudice per le indagini preliminari.

In precedenza, la società controllata, dichiarata fallita nel 2011 dal Tribunale di Crotone, aveva intrapreso azioni legali contro la controllante per il recupero di crediti e aveva richiesto un sequestro conservativo. Nonostante ciò, nell’aprile 2017, l’assemblea straordinaria della società controllante ha approvato una “scissione parziale proporzionale”, mirata a trasferire beni di considerevole valore a una nuova società (mai effettivamente operativa). Tra questi beni figurano un terreno e un capannone industriale a Molfetta (valutati circa 4,5 milioni di euro), tre appartamenti a Candela (con un valore totale di oltre 1 milione di euro) e crediti verso terzi per circa 1,7 milioni di euro.

Questa manovra societaria avrebbe inoltre consentito alla società controllante di eludere il pagamento di imposte sul reddito e sul valore aggiunto, per un importo stimato di circa 5,4 milioni di euro, comprensivo di sanzioni e interessi.

Le indagini hanno rivelato un quadro di gravi indizi a carico delle cinque persone coinvolte. Un ruolo significativo è stato attribuito a una stretta collaboratrice dell’amministratore effettivo delle società coinvolte, incaricata di raccogliere la documentazione necessaria per facilitare la stipula dell’atto di scissione con il notaio nel minor tempo possibile.