Condanna a 18 anni confermata nel processo di appello bis, dopo l’annullamento della Cassazione, per la badante ormai 61enne Anna Maria Natale, imputata per l’omicidio volontario dell’81enne Santa Ladisi, uccisa nel suo appartamento di Santeramo in Colle il 21 gennaio 2010. Dichiarata la prescrizione per l’altra imputata, la 59enne Giovanna Ranella, badante di una vicina di casa della vittima.

La vicenda

Secondo le indagini, la badante della signora Ladisi, nella notte del 21 gennaio di 13 anni fa, avrebbe ucciso la signora prima sbattendole il capo sul tavolo facendole perdere i sensi e poi l’avrebbe soffocata chiudendole la testa in una busta di cellophane sigillata all’altezza del collo con del nastro adesivo. La signora Ladisi, spentasi lentamente, sarebbe stata poi derubata dall’ex badante di 4 anelli e 1 bracciale d’oro che aveva indosso, poi consegnati , per nasconderli agli agenti, all’altra badante, la signora Ranella. Il cadavere della signora Ladisi fu ritrovato intorno alle 9 del mattino nella cucina-soggiorno dell’abitazione di sua proprietà in via Sonnino 25. La donna aveva ancora la testa incappucciata nella busta di plastica, sigillata al collo con il nastro adesivo.

La condanna

Ad oggi, dopo 13 anni, i giudici baresi sono stati chiamati a decidere ancora una volta su quella tragica storia e hanno confermato le responsabilità di Natale riducendole lievemente la pena inflitta da 21 a 18 anni di reclusione. La Corte ha, inoltre, dichiarato improcedibile l’altro reato contestato a Natale, il furto dei gioielli, per difetto di querela. Hanno, infine, dichiarato prescritto il reato di ricettazione contestato alla coimputata Ranella, nei confronti della quale il processo si chiude definitivamente qui. I giudici hanno anche confermato la condanna della 61enne al risarcimento dei danni a favore delle parti civili costituite, i familiari dell’anziana vittima.