Nella serata di ieri, 17 luglio, si è consumata una tragedia alla periferia di Taurisano, nel basso Salento. Un bambino di appena 2 anni e 4 mesi è morto annegato nella piscina della villa di famiglia, in Contrada Ucceri, una traversa dalla strada provinciale 360. Martino è affogato in una vasca di circa 3 metri per 2, profonda un metro. Stando alle ricostruzioni degli agenti del Commissariato di Taurisano, nella casa, di proprietà dei nonni paterni, al momento del dramma vi erano la madre e la nonna. Il fratellino sembrerebbe fosse fuori con altri familiari, tra cui il padre.

Il bimbo pare sia finito nella piscina, dopo essere sfuggito al controllo delle due donne; sono state queste ultime a rinvenire il piccolo nella vasca, ormai esanime. Sul posto è giunto il personale del 118 che ha tentato di rianimare Martino con un massaggio cardiaco e manovre di almeno un’ora, ma purtroppo non c’è stato nulla da fare. Stando a una loro conoscente la famiglia, che da anni gestisce una ditta con gli escavatori, sarebbe stata sempre “molto riservata”: “In paese si vedevano molto poco. Erano parecchio discreti”.

Sul caso è stata aperta un’indagine della Procura; il reato contestato a carico di ignoti è di omicidio colposo per omessa vigilanza, come atto dovuto in attesa degli accertamenti. Si ipotizza che vengano già iscritti alcuni nomi nel registro degli indagati. La comunità di Taurisano è sconvolta dall’accaduto e l’amministrazione sta valutando se proclamare il lutto cittadino in occasione delle esequie del piccolo.

Si tratta dell’ennesimo episodio di annegamento di un bimbo nel giro di pochissime settimane, solo ieri, a qualche chilometro da Taurisano, a Recale, è morto un altro bambino di 6 anni, dopo aver lottato contro la morte per 60 lunghissimi minuti di manovre di rianimazione.