Per il decesso del piccolo Angelo di 14 mesi, trovato morto nel suo lettino il 7 giugno scorso, a Casamassella, una frazione di Uggiano La Chiesa, sono stati inseriti nel registro degli indagati i suoi genitori e un oculista, accusati rispettivamente di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte in ambito sanitario. Stando alle ricostruzioni sarebbero stati proprio il papà e la mamma del bambino ad accorgersi che il loro terzo figlio era rigido e non dava più segnali di vita; la coppia avrebbe chiamato i soccorsi, che una volta giunti non avrebbero potuto far altro che constatarne il decesso.

Gli inquirenti hanno riferito che il bimbo nei giorni precedenti avrebbe avuto la febbre, con picchi di 39 gradi per via di un’infezione, ma che la mamma e il papà avrebbero chiesto un consulto medico a un oculista che dopo averlo visitato, avrebbe consigliato l’assunzione di un medicinale omeopatico “senza diligentemente suggerire ai coniugi di rivolgersi ad un pediatra e senza in ogni caso disporre più opportuni accertamenti clinici e strumentali per individuare le cause dello stato febbrile del minore per individuare un appropriato approccio terapeutico idoneo a scongiurare complicanze”. Questo quanto si legge nell’informazione di garanzia e contestuale nomina del consulente tecnico per l’autopsia, poi riportata da La Repubblica di Bari; motivo per cui, secondo il pm, il medico avrebbe così “cagionato con tale condotta la morte del minore”.

Sul caso è stata aperta un’inchiesta che mira a determinare le dinamiche del decesso, dovuto, stando ai sanitari, ad arresto cardiocircolatorio causato probabilmente dalla Sids, morte improvvisa infantile. Sul corpicino del bimbo non sono stati riscontrati segni di violenza, ma è stata comunque disposta l’autopsia dalla pm Maria Consolata Moschettini eseguita lunedì nell’obitorio dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce dal medico legale Roberto Vaglio e dal pediatra Nicola Laforgia. Al momento si attendono i risultati dell’esame autoptico che daranno già alcune risposte in merito al decesso.

“Sono molto scossi e sperano che questa vicenda si chiuda rapidamente”, spiegano alcuni testimoni vicini ai genitori del piccolo. “Lo stavano curando con tachipirine e antipiretici – raccontano – e aveva anche iniziato una cura di integratori per rinforzare le difese immunitarie ma era un bimbo sano e senza problemi di salute”. Secondo la Procura entrambi i coniugi sarebbero entrambi contrari alle vaccinazioni e si sarebbero resi responsabili del decesso del bambino “non sottoponendolo a visite pediatriche“. Difatti, l’ultima volta che il piccolo sarebbe stato portato dal pediatra risalirebbe al 25 maggio del 2022, quando aveva appena 2 mesi. “Nell’occasione lo specialista aveva suggerito l’esecuzione di screening neonatali, prescrizione cui non era stato dato seguito curando anche precedenti stati febbrili del minore senza consultazione del pediatra”, spiega la pm.