Un detenuto del carcere di Foggia crea un’arma rudimentale in cella. L’uomo è stato condannato in primo grado a 6 mesi di reclusione e 1000 euro di multa.

L’uomo ha febbricato un’arma recuperando le lame dei rasoi da barba, la cui vendita è autorizzata negli istituti penitenziari. Le lame sarebbero state saldate alle parti di una molletta in plastica per agevolare la presa e l’eventuale impiego. A sventare la possibile aggressione è stato un assistente capo coordinatore dello stesso reparto della Polizia Penitenziaria, preposto alla sicurezza dei visitatori esterni. La fabbricazione di armi artigianali sembra essere un fenomeno diffuso in tutte le carceri italiane, che però mina la sicurezza di dentenuti e visitatori.

Nell’ultimo anno l’Ufficio di Polizia Giudiziaria del penitanziario di Foggia ha sequestrato 5 armi artigianali e deferito all’autorità giudiziaria molti detenuti.