Lo scorso 6 agosto A.P., 74enne disabile con estreme difficoltà nella deambulazione, scorrazzava dopo mezzogiorno per le strade di Nardò a bordo di uno scooter senza casco, assicurazione, revisione e anche con la patente scaduta. L’uomo all’epoca dei fatti fu fermato dalla Polizia stradale e multato per questa marea di infrazioni con ben tre verbali da 3mila euro. A distanza di mesi e dopo un ricorso presentato dal suo legale Pasquale Tarantino Rochira le sanzioni sono state annullate, per “stato di necessità“.

Sì, perché l’anziano in quella torrida giornata non è uscito con l’intento di montare in sella e farsi un giro in centro, ma semplicemente per raggiungere il supermercato più vicino a casa sua e rimediare qualcosa per pranzo. A.P. è dovuto montare sul suo motorino per percorrere quei 200 metri, in quanto vittima di un incidente anni prima e non più in grado di camminare se non per pochi passi. Purtroppo il 74enne sembrerebbe sia da solo e che in quel momento non avesse nessuno che potesse aiutarlo. L’uomo, dopo esser stato multato, ha pensato bene di far valere le sue ragioni e, assistito dal suo avvocato, ha presentato un ricorso dinanzi al Giudice di Pace di Lecce Cosimo Rochira.

Lo stato di necessità per cui si è mosso quel giorno A.P. viene dimostrato nella documentazione depositata insieme al ricorso che attestava il suo stato di disabilità. Il giudice nel dispositivo spiega che “non risponde delle violazioni amministrative chi ha commesso il fatto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima ovvero in stato di necessità o di legittima di difesa”.