Acciaierie d’Italia aveva promesso la ripartenza in data 25 novembre, cioè oggi, dell’acciaieria 1, ma non aveva calcolato la mancanza di materiale su cui lavorare, quindi si fa un  passo indietro, non si apre e 400 operai restano ancora a casa.

Davide Sperti, segretario Uilm Taranto, ha dichiarato “Assurdo, tra manutenzione ed esercizio di quest’impianto, sono interessate fra le 350 e le 400 persone” – “La ripartenza dell’acciaieria 1 ci era stata annunciata dall’azienda ed ora è annullata. Questo è uno dei tanti motivi per i quali torniamo a chiedere che ArcelorMittal sia allontanata definitivamente dalla gestione dell’ex Ilva. Ci troviamo ormai di fronte ad una palese inaffidabilità e incapacità, con uno stabilimento, quello di Taranto, lasciato andare alla deriva mentre altrove la multinazionale Mittal investe”.

“L’acciaieria 1 sarebbe dovuta ripartire tenendo per ora in funzione anche l’acciaieria 2. In un secondo momento si sarebbe visto se fermare l’acciaieria 2, dove un convertitore è a fine campagna e su un altro, per problemi tecnici, si sta intervenendo”, ricorda Sperti. “Fatto sta che l’acciaieria 1 resta ancora ferma. Stessa cosa per tanti altri impianti del siderurgico di Taranto. E la cassa integrazione straordinaria continua”.