Nei giorni scorsi i Carabinieri a Monopoli hanno ricevuto alcune segnalazioni per un’autovettura sospetta che si aggirava sia nel centro cittadino sia in quelli limitrofi. La risposta degli uomini dell’Arma è stata tempestiva. Per scongiurare la possibilità che quanto segnalato potesse rappresentare dei sopralluoghi per successivi furti in appartamento, i militari, con appositi servizi di controllo durante la notte, anche con auto-civetta, hanno coperto tutto il territorio di competenza, al fine di intercettare la macchina segnalata.

Così, quando la notte scorsa hanno appreso la notizia che la stessa auto era stata segnalata nei pressi del Comune di Sammichele di Bari, hanno dirottato, con l’ausilio dei colleghi della locale Stazione, i controlli in quel territorio, fino a rintracciare l’utilitaria oggetto delle segnalazioni proprio nelle vicinanze di un’abitazione. Qui, l’ipotesi che potesse esserci un furto in appartamento in atto ha preso fortemente piede quando, in lontananza, i militari sono riusciti a vedere a bordo dell’autovettura una donna, che con fare nervoso continuava a scrutare l’abitazione e le vicine strade.

La definitiva conferma all’ipotesi è arrivata però quando sono riusciti ad avere la visuale su una finestra dell’appartamento che risultava forzata. Così è scattato così il blitz. Mentre alcuni fermavano la donna, gli altri facevano irruzione in casa, sorprendendo il topo d’appartamento ancora in azione con guanti e torcia, bloccandolo prima ancora che riuscisse ad asportare qualcosa. Nel frattempo, poco lontano dall’abitazione, altri militari avevano intercettato una seconda macchina con a bordo un terzo uomo che, a seguito di successivi accertamenti, si è appurato avere il compito di seguire a distanza la proprietaria dell’abitazione, uscita poco prima di casa, così da allertare i complici nel caso in cui fosse tornata indietro.

I Carabinieri hanno così tratto in arresto V.N., 23enne, P.D. 62enne, con precedenti per reati contro il patrimonio e C.M., 65enne, tutti originari del barese. Per i due uomini e la donna si sono aperte quindi le porte del carcere, come disposto dal PM di turno della Procura di Bari, che ha chiesto la convalida dell’arresto e l’emissione di idonea misura cautelare.