Dopo avervi raccontato la storia del migrante che in piazza Redentore, intorno alle 22 di un tranquillo lunedì, ha minacciato mamme e figlie con un coltello denudandosi, siamo stati accusati di razzismo. In certi casi addirittura di esserci inventati la storia.

A parlare questa volta è una delle vittime dell’accaduto che spiega “eravamo seduti in piazzetta come tutte le sere. Il migrante era a torso nudo ed indossava solo il pantalone. Ad un certo punto ci chiese una sigaretta, al nostro rifiuto ha fatto finta di andarsene”.

“Pochi metri dopo, vicino ad una pizzeria ,ha estratto un coltellino dal pantalone e si è avvicinato a delle signore minacciandole. Alcune mamme mi hanno hanno detto addirittura che si è abbassato il pantalone, rimanendo nudo”.

“Qui siamo stanchi di vivere questa situazione. In piazza Redentore servono più presidi delle forze dell’ordine. Noi vogliamo solo sicurezza”.