Nuovo colpo di scena nella vicenda legata all’omicidio di Vito Romito, il giovane 18enne ritenuto affiliato al clan Strisciuglio ammazzato al quartiere San Paolo di Bari il 30 novembre del 2004.

Quello che la Procura riteneva essere il mandante, il pregiudicato 49enne Giorgio Martiradonna, è stato assolto dal Giudice per le udienze preliminari, Giovanni Anglana. Il Gup ha inoltre disposto l’immediata scarcerazione di Martiradonna, difeso dagli avvocati Nicola Lerario e Carlo Brigida.

Condannato a 30 anni di carcere invece quello che è stato ritenuto l’esecutore materiale, il 34enne Roberto Boccasile. I due, secondo quanto emerso dalle indagini, sono considerati esponenti del clan rivale dei Capriati.

Secondo l’accusa l’omicidio, rimasto a lungo irrisolto, sarebbe proprio avvenuto nell’ambito della faida tra i due clan baresi. A stringere il cerchio attorno al presunto mandante erano state le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, che aveva fatto riaprire le indagini nel 2017, in passato archiviate due volte.