“Sono stato aggredito fisicamente dal Sindaco Giannone”, questa è l’accusa che il consigliere Pasquale Lamacchia rivolge al Sindaco di Sannicandro, Giuseppe Giannone. La replica del primo cittadino, “un teatro dell’assurdo, solo una sceneggiata”.

Stando a quanto raccontano entrambi, si discuteva dell’inceneritore dei rifiuti, che da tempo causa cattivi odori in città. Di qui la storia assume due versioni diametralmente opposte.

IL RACCONTO DI PASQUALE LAMACCHIA:

“Si discuteva dell’inceneritore, che da tempo causa lamentale e proteste da parte dei cittadini – racconta Lamacchia -. Non appena ho espresso il mio disaccordo con le posizioni assunte dal sindaco sono stato aggredito da lui e dai suoi sodali che mi hanno bloccato. Oltre il danno la beffa, mi hanno addirittura accompagnato alla porta”.

“Ho riportato delle lesioni e sono dovuto andare al pronto soccorso, dal quale sono uscito solo stanotte. Il sindaco non è nuovo a questo tipo di pratiche poche democratiche. La politica è fatta di parole e non di violenza”.

IL RACCONTO DI GIUSEPPE GIANNONE:

“Non c’è stata nessuna aggressione fisica, abbiamo raggiunto toni accesi, ma solo parole. Per fortuna c’erano un sacco di testimoni che possono raccontarlo, il signor Lamacchia teneva addirittura il suo cagnolino al guinzaglio”.

“Mi dispiace che questa pantomima sia stata fatta a dispetto degli operatori della sanità perchè se come dicono il consigliere è stato portato in ospedale, la vicenda avrebbe dell’assurdo dal momento in cui non l’ho toccato minimamente”.

“Mi dispiace che questa sceneggiata sia stata organizzata solo per farsi un po’ di campagna elettorale facile, abbiamo assistito ad un teatro dell’assurdo”.