Emergono nuovi dettagli sul blitz della Polizia a Ruvo, che ha portato alla scoperta di altre armi da guerra nascoste in un box, nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolti l’ex gip di Bari, Giuseppe De Benedictis, e il caporal maggiore dell’Esercito, Antonio Serafino.

I due “fratelli”, così si chiamano reciprocamente, erano fortemente legati, come è emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali in auto, tra segreti e traffico d’armi.

Le 22 nuove armi da guerra, trovate in perfetto stato di conservazione, erano custodite in una cassetta militare rossa chiusa a chiave.

Rintracciarle è stato piuttosto facile, visto che gli investigatori hanno passato a setaccio le proprietà e gli immobili degli indagati. Ora si attende la perizia per capire se sono state utilizzate in episodi delittuosi noti alle Forze dell’Ordine.