La perfetta organizzazione all’italiana delle vaccinazioni continua a mostrare tutta la sua efficienza. Questa mattina, all’ingresso dell’hub nella Fiera del Levante, si sono vissuti momenti di tensione, tra addetti alle operazioni di “smistamenti” persone in coda. L’apertura anche ai non prenotati, evidentemente necessaria per imporre la necessaria accelerazione alle inoculazioni, come prevedibile non è scevra da conseguenze sul piano della programmazione.

“Ho accompagnato mio padre, del 1946, regolarmente prenotato – ci racconta un cittadino a telefono – un volontario all’ingresso ci ha detto che non potevamo entrare e che dovevamo andare via. Tutto questo, mentre faceva entrare senza problemi i nati dal ’41 al ’43 che si stavano presentando spontaneamente”.

“Nessuno ci ha avvisato, non è arrivata nessuna comunicazione, nessuna mail, niente di niente. Ho dovuto alzare la voce e far valere l’appuntamento preso online sulla piattaforma, non so quanti altri, prima di me, siano tornati a casa arrabbiati”.

“Una volta dentro la prenotazione di mio padre risultava regolarmente fissata per oggi – continua -, dovrebbero almeno coordinarsi tra di loro. Senza contare che fuori stavamo tutti ammassati, altro che distanza di sicurezza. Organizzazione davvero pessima”.