I costi sostenuti e gli eventuali danni subiti dalla Sudfondi per l’abbattimento dei palazzi di Punta Perotti potrebbero essere molto più elevati rispetto ai 144 milioni stimati a ottobre. In realtà le spese rientrano tra i 174 milioni e i 212 milioni di euro.

Oltre ai 37 milioni di euro riconosciuti dalla Corte europea riguardo l’utilizzo di una proprietà privata per la realizzazione del parco al posto dei palazzi abbattuti, i Matarrese e i liquidatori nominati dal Tribunale hanno lamentato altri ingenti danni.

Il collegio di periti composto dalla professoressa Gabriella Giorgi, docente di diritto amministrativo dell’Università del Salento, dal presidente dell’ordine degli ingegneri di Lecce, Raffaele Dell’Anna e dal vicepresidente dell’ordine dei commercialisti di Brindisi, aveva quantificato il danno in 144 milioni di euro circa.

Nella giornata di ieri c’è stata la correzione al rialzo a seguito delle osservazioni delle parti in causa. Sostanzialmente accolte le osservazioni dei legali della Sudfondi in liquidazione, assistita dai prof. Vincenzo Chionna e Michele Lobuono con advisor lo studio Pellecchia.

Un risarcimento teorico perché l’ultima parola spetta alla Corte d’Appello che valuterà se la richiesta è fondata. Se i giudici dovessero stabilire che ha ragione Sudfondi, il conto sarebbe presentato a Comune, Regione e Ministero.