In una vibrante audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti e ad altri reati ambientali e agroalimentari, il procuratore di Bari, Roberto Rossi, ha scosso le coscienze denunciando un’allarmante realtà: la Puglia si sta trasformando in una “nuova terra dei fuochi” a causa del crescente traffico illegale di rifiuti.

Rossi ha gettato luce su una situazione preoccupante, evidenziando i danni significativi inflitti alla regione dalla diffusa pratica del traffico di rifiuti. Secondo il procuratore, questo fenomeno sta causando danni ambientali e sanitari rilevanti, con ripercussioni potenzialmente devastanti sull’intera comunità.

Il traffico di rifiuti, ha sottolineato Rossi, rappresenta una minaccia imminente che richiede azioni concrete e immediate da parte delle autorità competenti. Ha enfatizzato l’urgente necessità di intensificare i controlli delle forze dell’ordine sui camion utilizzati per il trasporto dei rifiuti, esortando a una sorveglianza rigorosa e costante delle attività di smaltimento.

Il procuratore ha denunciato con veemenza la pratica scorretta e pericolosa dello “sgocciolamento” dei rifiuti direttamente sulle strade, definendola un atto “terrificante” che consente di disfarsi illegalmente di sostanze dannose e pericolose per la salute pubblica.

Rossi ha esortato le forze dell’ordine a non fidarsi delle documentazioni fornite dai trasportatori di rifiuti e ha ribadito l’importanza di agire con fermezza e determinazione per fermare questo fenomeno inaccettabile.

Le sue osservazioni hanno sollevato una campana d’allarme sulla gravità della situazione, sottolineando l’importanza di un’azione coordinata e incisiva per contrastare il traffico illegale di rifiuti e proteggere l’ambiente e la salute pubblica nella regione pugliese.