Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo Dpcm per contrastare la diffusione dei contagi da coronavirus. Dato per imminente già da lunedì, è arrivato nella notte tra martedì e mercoledì, mente tutto il mondo guardava verso gli Stati Uniti, impegnati nelle elezioni presidenziali, alla fine di un’altra giornata di tensioni dentro al Governo stesso e con le regioni.

Appresa la notizia, si è scatenata la caccia al testo definitivo, non ancora disponibile nel momento in cui scriviamo. Di certo si sa che le norme entreranno in vigore dal 5 novembre e saranno valide fino al 3 dicembre, il Dpcm andrà infatti in Gazzetta Ufficiale già oggi, mercoledì 4 novembre, appunto. La conferenza stampa di Conte si dovrebbe tenere nella mattina di mercoledì.

La firma è arrivata alla fine della riunione tra il premier, i capidelegazione della maggioranza, il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

Le Regioni a rischio lockdown sarebbero dunque Lombardia, Piemonte, Alto Adige, Valle d’Aosta e Calabria. Rispetto alle voci sulla bozza circolate per tutta la giornata di martedì, c’è una novità sostanziale, parrucchieri e barbieri resteranno aperti anche nelle zone che rientrano nello scenario 4, quelle a più alta circolazione del virus.

Resta, quindi, la suddivisione dell’Italia in tre fasce di rischio contagio a seconda dei 21 parametri elencati. il Dpcm contiene dunque norme sia per tutto il territorio nazionale che “locali”, nel senso più ampio del termine.

Via libera dunque al coprifuoco per tutti alle 22, autocertificazione per uscire di casa dalle 22 alle 5 del mattino e solo per comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità, capienza del trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario regionale al 50%, didattica a distanza al 100% per le superiori tranne per chi ha bisogni educativi speciali, salvi i laboratori che richiedono la presenza, elementari, medie e servizi per l’infanzia vanno i aula con l’obbligo della mascherina dai 6 anni in su.

Confermato lo stop alle attività di ristorazione dalle 18, che però a quanto pare potranno rimanere aperte la domenica a pranzo. Confermata anche la chisura nei fine settimana, nelle giornate festive e prefestive degli ipermercati escluso farmacie, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Chiusi i musei, le sale bingo e scommesse.

Sospese le procedure concorsuali pubbliche e private e quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, tranne i casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica.

Per tutti vale la forte raccomandazione a spostarsi solo per motivi di lavoro, studio o di salute.

Restano confermate le diverse limitazioni tra regioni “arancioni”, da scemario 3, e quelle rosse, da scenario 4 come vengono chiamate nel testo del Dpcm.

Nelle regioni a rischio arancione vietati gli spostamenti in entrata e in uscita salvo che per comprovate esigenze di lavoro, salute e urgenza, consentiti solo gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, consentito il rientro nel proprio domicilio o nella propria residenza.

Vietato ogni spostamento in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune. Sospese le attività dei servizi di ristorazione quali bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, escluso delle mense e del catering, consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio.

Nelle regioni a rischio rosso vietati gli spostamenti in entrata e in uscita dalla Regione e anche all’interno del territorio stesso tranne che per necessità e urgenza. Chiusi i negozi al dettaglio, esclusi gli alimentari, le farmacie e le edicole; chiusi i mercati di generi non alimentari.

Chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto.

Sospese le attività sportive, anche svolte nei centri sportivi all’aperto,
consentita l’attività motoria nei pressi della propria abitazione, rispettando la distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di mascherina; consentita l’attività sportiva solo all’aperto ed in forma individuale. Consentita attività scolastica in presenza per scuola dell’infanzia, elementare e prima media.

I risultati ottenuti saranno valutati settimanalmente, le misure adottate avranno la durata di almeno 15 giorni: una Regione che entra in zona rossa, ci resterà minimo per due settimane.