“Querelo per difendere le centinaia di anime fragili che per violenze come questa di sono anche tolte la vita. Il livello di barbarie toccato da alcuni squallidi commentatori social non ha più alcun limite né freno”. Fabio Romito, già candidato per la Lega alle primarie del centrodestra, poi vinte da Pasquale Di Rella, e oggi in corsa per uno scranno a Palazzo di Città, quel santino a testa già di mussoliniana memoria, proprio non lo ha digerito.

“Augurare a qualcuno di finire a testa in giù – scrive Romito – per il sol fatto di pensarla in maniera diversa è da criminali, specie in un momento come quello che attraversiamo in cui i social network hanno un ruolo sempre più rilevante nella nostra società. Non sono più disposto a sopportare questo schifo, e intendo fin da adesso devolvere ad associazioni di volontariato che combattono il cyberbullismo – conclude – ogni singolo euro del risarcimento che mi verrà riconosciuto”.