Piange e non si dà pace Felice, il 74enne al quale un ladro ha rubato la vecchia Fiat Panda con dentro il suo Chicco, il fedelissimo volpino di 11 anni. La loro storia ha commosso l’Italia intera e per questo abbiamo chiesto al nonno di raccontarci del rapporto con Chicco.

“Non riesco a smettere di pensare a lui – racconta affranto – non so se riuscirò mai a riprendermi. Non c’era posto in cui non lo portassi con me, eravamo inseparabili qualunque fosse l’appuntamento o la ricorrenza”. Il cane, si sa, è il miglior amico dell’uomo e Chicco non faceva eccezione.

“Quando salivo le scale per andare a casa di qualcuno – continua Felice – Chicco si fermava ad ogni pianerottolo, mi aspettava. Nel caso in cui tardassi, scendeva a vedere se avessi bisogno di aiuto. Una volta mi sono seduto su un gradino, ero affaticato. Lui è sceso e con il muso mi sollevava il braccio incoraggiandomi a salire le scale”. Un cane intelligentissimo. “Chicco molte volte era i miei occhi – spiega il suo padrone – ci completavamo. Non era solo il mio animale domestico, ma un vero amico, mi faceva tanta compagnia”.

Le ultime parole sono rivolte ai ladri, che hanno fatto ritrovare l’auto, con tanto di scuse scritte sul cofano. “Dov’è Chicco? Perché non lo avete legato o messo in macchina col finestrino aperto? – si domanda Felice – ditemi se è ancora vivo o se devo smettere di sperare. Chicco è davvero una parte importante della mia vita”.

Non sappiamo se il messaggio, la ciotola d’acqua e i croccantini siano stati una sceneggiata, ma anche rivolgendosi a noi, chi ha rubato l’auto potrebbe in ogni caso riferire come sono andati veramente i fatti.