Un’attività di verifica e controllo a tutela del demanio marittimo lungo il litorale cittadino, condotta congiuntamente da militari del Nucleo Operativo di Polizia Ambientale, Guardia costiera di Bari e da personale del Corpo di Polizia Locale di Bari, ha consentito di accertare violazioni ed abusi sul demanio marittimo in località Torre a Mare.

In particolare, le verifiche della Guardia Costiera e della Polizia Locale di Bari hanno riguardato tre esercizi commerciali della zona del porto i cui titolari sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per abusiva occupazione di pubblico demanio marittimo e realizzazione di nuove opere non autorizzate dalle relative licenze di concessione.

Nello specifico, all’esterno di un ristorante-pizzeria è stata accertata l’abusiva chiusura dell’area esterna con una struttura realizzata con parapetti in muratura e finestre scorrevoli, tanto da creare un’ambiente che al momento del controllo si presentava totalmente chiuso e sopraelevato, e quindi in totale difformità rispetto a  quanto previsto dalla concessione demaniale rilasciata dal Comune di Bari per consentire unicamente il posizionamento di tavoli, sedie, fioriere e tenda parasole. Ovviamente sono stati immediatamente apposti i sigilli alla struttura, sottoposta a sequestro.

Presso un secondo esercizio commerciale destinato anch’esso alla ristorazione, si è proceduto al sequestro sia di strutture esterne difformi da quanto previsto dalla licenza (tende pvc antivento, paraventi in metallo e plexiglass infissi al terreno a delimitare integralmente l’area in concessione), sia di un’ulteriore porzione di demanio marittimo occupata con un ampliamento abusivo della concessione per sistemare contenitori in acciaio, rivestiti di marmo, per alloggiarvi i compressori dei frigoriferi.

In ultimo, i militari hanno accertato la violazione dei sigilli da parte del gestore di un’altra attività commerciale che, nominato custode giudiziale di una struttura  sottoposta a sequestro all’inizio del mese di settembre, la stava comunque riutilizzando. I militari hanno provveduto alla riposizionamento dei sigilli per impedire la reiterazione del reato.