Nuovo caso di Seu a Bari. Il quarto del 2018 che questa volta ha colpito una bambina di 2 anni. Per fortuna meno grave rispetto all’infezione contratta dalla piccola di Lucera, morta la scorsa settimana. Nonostante non sia grave, la Regione Puglia ha deciso di rafforzare i controlli su tutta la filiera alimentare e sull’ambiente per debellare i focolai del virus.

La bambina è stata dapprima portata dai genitori presso l’ospedale San Paolo per poi essere trasportata d’urgenza all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari nel reparto di malattie Infettive e poi in Nefrologia, centro di riferimento regionale per la sindrome emolitico-uremica.

La Seu, ricordiamo, è una complicazione di un’infezione intestinale batterica, trasmessa per via alimentare o per contatto con animali infatti o ambiente contaminato. Nei peggiori dei casi, come raccontato, ha portato alla morte. La causa è da ricercare nel latte non pastorizzato ma anche negli insaccati e in verdure coltivate con acqua contaminata. Il sintomo che potrebbe far suonare il campanello d’allarme è la presenza di sangue nelle feci.

Proprio per la gravità dell’infezione la Regione Puglia in questi giorni svilupperà un nuovo protocollo che prevede il coinvolgimento dei reparti di pediatria, con lo scopo di ridurre i tempi per la diagnosi.