foto di repertorio

I Carabinieri di Mola di Bari hanno arrestato, in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Bari, un 40 enne del luogo per stalking, minacce e lesioni personali.  Si tratta di un soggetto già noto alle Forze dell’Ordine, al momento senza lavoro e che da più di un anno terrorizzava la sua ormai ex compagna, anch’essa 40enne originaria di Mola.

Il provvedimento è  stato emesso a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari. I Carabinieri hanno dovuto superare non poche resistenze della vittima e dei suoi familiari per far emergere quanto avveniva in quell’ambito familiare. Le vittime  da molto tempo tacevano sulle violenze a cui assistevano. Erano infatti all’rdine del giorno minacce, schiaffi, pugni, insulti su facebbok e frasi quali: “qui l’uomo sono io o fai come ti dico o voli dalla finestra”. Solo dopo la presentazione della denuncia è stato possibile mettere fine a quello che era ormai divenuto un autentico incubo.

L’uomo molto spesso, rientrando in casa ubriaco, sfogava le proprie frustrazioni sulla malcapitata, costringendola addirittura, in una notte in pieno inverno, a dormire al freddo in auto insieme alla loro figlia neonata. A nulla servivano i tentativi della donna di sfuggire alle botte  nascondendosi in camera da letto sotto chiave, poiché l’uomo, in unacircostanza, aveva sfondato la porta con un calcio e distrutto il  cellulare impedendole di chiamare aiuto.

Ad essere picchiata non era solo la compagna, ma anche i familiari dell’uomo che tentavano di soccorrerla. In una circostanza, la “suocera”, intervenuta per difendere la nuora, riceveva dal figlio, quale punizione, lo stesso trattamento, ovvero calci, schiaffi e insulti. L’escalation di violenze culminava con una spaventosa aggressione, quando l’uomo, in preda all’ennesimo raptus, tentava di soffocare la compagna infilandole in testa una busta da spesa in nylon, desistendo dal tentativo solo quando le urla della donna avevano ormai allertato tutto il vicinato.

A quel punto la malcapitata decideva di andarsene di casa, ma non cessavano le persecuzioni, tanto che in una occasione, mentre era in un bar di un centro commerciale, veniva raggiunta dall’uomo, il quale, davanti ai passanti sbigottiti, rovesciava il tavolo con il caffé e iniziava la consueta scarica di insulti, cui aggiungeva altri schiaffi e minacce.