La fotografia ritrae un candidato intendo ad utilizzare il telefono cellulare sotto gli occhi “distratti” del controllore. Siamo alla prova scritta dell’ultimo chiacchieratissimo concorso per la formazione delle graduatorie dei diversi settori della Multiservizi, azienda partecipata del Comune di Bari. È solo una delle immagini che da sole basterebbero a far annullare le selezioni. Decine di borselli, marsupi e cellulari, anche smartwatch, senza neppure il pudore di provare a nasconderli a chi avrebbe dovuto assicurare la trasparenza delle prove.

Una ventina di candidati esclusi si sono rivolti al sindacato per accedere agli atti controversi. Alla vigilia della prova orale, l’ipotesi, nel caso in cui il concorso non dovesse essere annullato, è quella di rivolgersi alle autorità competenti affinché si possa procedere con gli accertamenti del caso. Una delle presunte assurdità è contenuta nero su bianco nel bando di concorso: la verifica dei requisiti da fare prima dell’espletamento delle prove orali. Che senso ha ammettere agli scritti un candidato senza requisiti, che non potrà neppure sostenere la prova orale? Quale graduratoria si formerebbe nel caso ci fosse più di un candidato senza i requisiti necessari?

Qualora si verificasse la peregrina condizione di non riuscire a formare una graduatoria, che poi era l’oggetto iniziale del bando, si potrebbe arrivare al paradosso: aver licenziato i lavoratori interinali per poi essere costretti all’assunzione, seppure temporanea, di altri lavoratori interinali. A meno che non si proceda con qualcosa di ancora più paradossale: l’indizione di un nuovo concorso pubblico.

A proposito di prove, poi, nel bando è scritto che ai candidati idonei dopo la prima prova vengono espressamente segnalate le materie oggetto del colloquio orale. Com’è possibile si dica su quali materie prepararsi? Ma facendo un passo indietro c’è la faccenda delle preselezioni. Nel bando viene specificato che qualora nei diversi settori (giardinieri, elettricisti, pittori, falegnami, idraulici, muratori, custodi polifunziali, fabbri) non si fossero raggiunti i cento candidati, sarebbero state eliminate le pre-selezioni con domande di cultura generale. In quel caso i quiz sarebbero stati attinenti alle sole materie oggetto delle mansioni delle specifiche graduatorie. Al contrario, invece, nonostante non si fossero raggiunti i cento concorrenti in diverse categorie, le domande sono state incentrate proprio sulla cultura generale e non solo sulle materie pertinenti.

Un grosso macigno è rappresentato dall’apertura delle buste contenenti i test delle prove scritte. Uno dei presenti sostiene di non essere stato messo nelle condizioni di vedere tutte le schede con i test. Fosse vero si tratterebbe dell’ennesimo elemento da accertare. Una cosa che ci ha molto incuriosito, poi, è la circostanza delle assunzioni. Si parla di contratti a tempo indeterminato e determinato, senza specificare quante persone sarebbero coinvolte in questa o quella tipologia. Siamo certi che davanti a queste evidenze, l’esperto avvocato Francesco Biga, vorrà sospendere in autotutela il concorso per verificare l’esattezza di quanto denunciato da chi si sente penalizzato dell’operato della Multiservizi e dell’agenzia che per conto dell’azienda pubblica ha organizzato la selezione.