La Guardia di Finanza, su disposizione della Procura di Bari, sta indagando sugli eventi natalizi del 2015 al Comune di Noci, per una spesa complessiva di circa 65mila euro. La faccenda sembrava ormai archiviata, se non fosse che tra fine febbraio e l’inizio di marzo i finanzieri hanno ascoltato i rappresentanti delle associazioni e imprese che hanno partecipato a quegli eventi. E subito il colpo di scena.

LE RIVELAZIONI – Da alcune delle persone informate sui fatti, poiché appartenenti alle band e ai cori intervenuti a Natale di quell’anno, interrogate dalla Guardia di Finanza, apprendiamo una versione della storia preoccupante per la gestione della cosa pubblica. Qualora gli investigatori dovessero accertare quanto ci è stato riferito, la giunta comunale di Noci e il suo primo cittadino rischiano di finire gambe all’aria.

IL RETROSCENA – Tutto partì dalla dettagliata denuncia di cinque consiglieri di opposizione, straniti dal fatto che la giunta, con delibera 121 del 2015, approvò il calendario delle iniziative natalizie un’ora prima che la società Work Media srl protocollasse la proposta degli eventi da approvare e finanziare con i fondi comunali. Su un manifesto politico affisso in piazza a Noci, poi, si scrisse che la Work Media srl sarebbe stata concessionaria della Euroedizioni srl di proprietà del fratello del consigliere comunale Fabrizio Notarnicola. La giunta – lo ricordiamo – all’epoca era composta dagli assessori Giovanni Marino Gentile, Vittorio Lippolis, Lucia Parchitelli e Antonio Locorotondo. Quest’ultimo si sarebbe occupato fattivamente della manifestazione. La novità sta nella telefonata che riportiamo integralmente.

LA TELEFONATA“Io ho parlato con il signor Antonio Locorotondo, ricordo che la sera della nostra esibizione c’era anche il sindaco che intervenne e ci ringraziò. Ho ricevuto il compenso dopo un po’ di tempo brevi manu dal signor Locorotondo. A lui chiesi a chi avrei dovuto emettere la ricevuta e lui mi disse che questi soldi sono stati ricevuti da una società di cui non ricordo il nome, forse Work Media. Dai finanzieri mi è stata fatta vedere una ricevuta falsa con una firma non mia.

Non ho mai avuto contatti con questa società. Sulla ricevuta c’era un importo pure leggermente superiore rispetto a quello che mi è stato dato. Dissi a chi mi interrogava anche il luogo esatto in cui Locorotondo mi diede i soldi. Sulla ricevuta c’era 100 euro in più rispetto a quanto pattuito. Mi fu chiesta la scheda tecnica su quanto chiedevamo per la serata. Non ho avuto mai contatti con la società con sede a Milano e non so neppure chi sia il titolare. Una persona che non ho mai visto né sentito.

Io credevo che fosse il Comune di Noci, con il quale mi interfacciavo, ad occuparsi della manifestazione. La mia proposta l’ho indirizzata via mail al comune di Noci, come ho fatto con altre amministrazioni comunali, che mi pagavano regolarmente con bonifico dopo delibera. Per una questione di tracciabilità le altre amministrazioni accreditano sul nostro conto. Più volte ho chiesto a Locorotondo a chi dovessi intestare la ricevuta, perché i soldi non mi piovono dal cielo. Io avrei potuto dire che non ho mai ricevuto nulla, per onestà ho detto di aver avuto 800 euro brevi manu, nessuno mi ha detto a chi avrei dovuto intestare la ricevuta.

Ricordo anche che il primo incontro, l’ho avuto con Locorotondo davanti all’Ufficio XXX del Comune di Noci. Lui mi disse ci vediamo a XXX così facciamo mezza strada per uno e ti do i soldi. Qualcuno ha successivamente emesso una ricevuta falsificando la mia firma, perché la mia firma è depositata alla Corte dei Conti ed è facile verificarla. Qualora la questione dovesse andare avanti, dopo essere stato ascoltato come persona informata sui fatti, a quel punto farò denuncia per tutelare la mia immagine e quella della mia associazione.

Io rispondo di quello che faccio, è stata la prima volta che mi è capitata una cosa del genere. Essendo stato contattato da Locorotondo ed avendo inviato la scheda tecnica con la richiesta di rimborso di 800 euro, pensavo che la cosa rientrasse nella manifestazione organizzata dal Comune. Per me l’interfaccia era il Comune. A me non è mai stato detto che ci fosse una società che si occupasse dell’aspetto artistico se non la sera in cui ho preso i soldi a XXX. In quell’occasione Locorotondo mi ha detto se ti dovessero chiedere qualcosa digli che li hai avuti da questa società. A dicembre 2016, un anno dopo, Locorotondo mi disse che mi avrebbe inviato tramite email questa ricevuta, in cui era riportato un importo maggiore di quello effettivamente preso. Al telefono mi disse che mi avrebbe inviato tutto, dopodiché non ho mai ricevuto questa mail e poi sono stato convocato dalla Finanza”. 

Torneremo certamente sulla vicenda, ormai verso la chiusura, e restiamo a disposizione di qualunque delle persone citate nel caso in cui volessero precisare o ulteriormente spiegare cosa successe per l’organizzazione degli eventi del Natale nocese 2015.