È iniziato davanti alla prima sezione collegiale del Tribunale di Bari il processo a sei funzionari della Asl di Bari per l’omicidio della psichiatra barese Paola Labriola, uccisa il 4 settembre 2013 da un paziente, già condannato a 30 anni in appello, nel Centro di salute mentale di via Tenente Casale a Bari. A giudizio anche l’ex direttore generale della Asl Domenico Colasanto. La Asl è a processo sia come parte danneggiata che come responsabile civile, chiamata cioè a risarcire le vittime in caso di condanna degli imputati.

Nel procedimento sono costituiti parti civili la famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Michele Laforgia, e la Asl di Bari. I giudici hanno invece rigettato la richiesta in tal senso dell’Ordine dei Medici. Al centro del processo le presunte responsabilità dei funzionari Asl per la carenza di dispositivi di sicurezza nella struttura in cui lavorava la dottoressa Labriola, di cui tanto si è parlato nei giorni immediatamente successivi al drammatico assassinio della psicologa.