A Busto Arsizio (VA) i Carabinieri di Bari, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale del capoluogo su richiesta della locale DDA, hanno arrestato Cosimo Modugno, 36 anni reggente dell’omonimo clan attivo in Bitonto, ritenuto responsabile in concorso di duplice omicidio tentato, ai danni di Vincenzo Corallo, 20 anni, e il 35enne Domenico Leovino, avvenuto il 24 agosto del 2015 in Bitonto, nonché di porto e detenzione illegale in luogo pubblico di arma da sparo ed altro.

Attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali, nonché mirati servizi di osservazione e pedinamento, è stato possibili identificare l’indagato quale autore materiale del fatto di sangue, finalizzato alla eliminazione di due suoi affiliati, allontanatisi dal clan per ritagliarsi autonomi spazi d’intervento criminale. Modugno compì personalmente l’agguato, pistola alla mano, per eliminare i suoi adepti, Vincenzo Corallo e Domenico Leovino, che da qualche tempo avevano deciso di abbandonare il sodalizio, dedicandosi autonomamente all’attività di spaccio, rinnegando l’autorità del boss. Entrambi, tuttavia, riescirono a sfuggire agli intenti del capo clan, riparandosi uno nel portone di un condominio, l’altro dietro ad un pilastro di uno stabile.

Nel corso dell’inchiesta, il 6 febbraio scorso, è stata anche arrestata una delle due vittime dell’imboscata, Domenico Leovino, acciuffato mentre deteneva illegalmente una pistola cal.9 marca Star con matricola abrasa e 6 proiettili.