Forse un macabro scherzo o forse un avvertimento quello che ha per protagonista Giambattista Fasano, medico di base 68enne, sindaco di Toritto dal 2014, eletto in una lista civica che raggruppa scontenti del centrodestra e del centrosinistra. Ieri sera la moglie del sindaco, rientrata a casa qualche minuto dopo il marito, ha trovato fuori dall’abitazione di famiglia la testa mozzata e insanguinata di un agnello con cuore e polmoni.

Fasano ci ha scherzato su, augurandosi che il prossimo recapito possano essere delle patate, ma intanto si indaga per risalire agli esecutori di questo insano gesto. “Probabilmente è opera di uno squilibrato – spiega il primo cittadino – Non escludo possa essere la stessa mano che l’anno scorso mi ha consegnato alcuni proiettili o che ha minacciato di morte alcuni assessori o bruciato tre auto davanti al mio studio in paese”. Il clima non è certo dei più sereni. La consegna è avvenuta subito dopo una riunione di maggioranza, seguita al Consiglio comunale monotematico di mercoledì scorso in merito alla volontà della Tersan Puglia di costruire una stazione di compostaggio.

“Non credo si tratti di un episodio legato a questo progetto – aggiunge il sindaco – anche perché siamo stati chiarissimi sulla vicenda. Non siamo contro, purché ci siano delle certezze assolute in merito alla salvaguardia del territorio. Siamo un paese agricolo di 9mila abitanti e non possiamo permetterci di mettere a repentaglio la nostra terra e il lavoro dei nostri concittadini. Così come non penso che il gesto possa essere dettato dalla contestazione di appalti o concorsi, perché non ne abbiamo fatti. Le dirò di più. Quest’anno approveremo un bilancio davvero povero, siamo pieni di debiti”.

Insomma, potrebbe trattarsi di qualcuno che non si è rassegnato all’esito delle scorse elezioni amministrative. “Una cosa è certa – tuona Fasano – in nessun modo questa gente potrà scalfire la nostra voglia di amministrare il paese nel rispetto delle regole e della gente”.