Colpo grosso alla Facoltà di Agraria dell’Università di Bari, sulla provinciale 62 per Valenzano. In una settimana sono stati messi a segno due furti, mentre un terzo è stato sventato solo per caso. In sette giorni si sono volatilizzati tre trattori (uno nuovo di zecca, ancora da immatricolare); alcuni costosi accessori per i mezzi agricoli (anche in questo caso uno nuovissimo) e poi altri attrezzi, per un valore complessivo stimato intorno ai 50.000 euro.

l’Azienda didattica sperimentale “P. Martucci” è un’area di 120 ettari in cui si fanno importanti sperimentazioni. Nonosante la vastità del comprensorio i ladri hanno dimostrato di essere perfettamente a proprio agio. Una circostanza che non fa escludere la presenza di un basista all’interno della struttura o tra chi la frequenta solitamente.

Il primo furto è stato quello più redditizio. Sono spariti gli attrezzi più costosi. La terza volta, invece, al commando è andata male. Qualcuno li ha casualmente notati e nel tentativo di scappare hanno danneggiato il mezzo con cui avrebbero fatto razzia. Durante la fuga la banda non si è accorta di aver sparso dappertutto pezzi di carrozzeria. Potrebbe essere un elemento utile alle indagini.

La situazione sembra essere sfuggita di mano, tanto da temere l’ennesimo blitz. La cantilena è sempre la stessa. Dall’Università pare abbiano fatto sapere che non ci siano i soldi per un servizio di vigilanza, ma con i 50.000 mila euro – il valore della merce rubata – probabilmente si sarebbe potuto per esempio installare un efficace sistema di videosorveglianza. Proprio la mancanza di telecamere rende più facile la vita dei ladri, già agevolata dalla vastità dell’area. Da un punto all’altro il rumore di un trattroe acceso non lo si riesce neppure a percepire. Noi stessi stamattina, intorno alle 7.30, siamo entrati con la macchina dal cancello aperto e abbiamo potuto ragiungere campi e strutture senza essere fermati da nessuno.

La dimestichezza dei malfattori è evidente nella dinamica del terzo assalto. I ladri erano andati qualche ora prima di tentare il furto per preparare il terreno. Avevano tagliato la rete di recinzione, sradicando uno dei paletti per aprirsi un varco e piazzato la refurtiva nelle vicinanze dell’ingresso del magazzino in modo da non perdere troppo tempo al momento dell’incursione, accedendo dal lato interno, quello opposto alla strada provinciale. In molti temono ulteriori blitz. Per precauzione gli altri mezzi e gli attrezzi sarebbero stati sistemati in un unico locale. Sull’accaduto indagano i Carabinieri, che in questo periodo hanno un bel po’ da fare. I furti di materiale agricolo stanno aumentando a dismisura. I ladri prendono di mira gli sventurati e non li mollano fino a quando non hanno completato la razzia, anche in momenti diversi come nel caso della Facoltà di Agraria.