La polizia frena il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Una vasta operazione, portata a termine nel porto di Bari, ha consentito di rintracciare e arrestare tre pericolosissimi latitanti, due albanesi e uno serbo.

Il primo albanese, colpito da un provvedimento di custodia cautelare in carcere, era ricercato su tutto il territorio nazionale ed internazionale poiché ritenuto responsabile di una serie di furti aggravati commessi all’interno di abitazioni private. Il malvivente, specializzato nei furti con scasso, insieme aveva portato a termine una serie di colpi all’interno di ville private, tutti furti commessi alla stessa maniera. Durante le ore notturne i ladri, incuranti della presenza dei proprietari che dormivano, forzavano le porte di ingresso o gli infissi, si introducevano nelle abitazioni e portavano via ogni bene. In particolare, nel corso degli ultimi tre furti, i due albanesi hanno portato via oggetti preziosi di notevole valore, telefoni cellulari e le autovetture delle ignare vittime. Una volta identificato e tratto in arresto, l’albanese è stato condotto presso il carcere di Bari.

Il secondo albanese arrestato è un latitante di 43 anni, giunto presso l’aeroporto di Bari-Palese proveniente dall’Albania. L’arrestato era da anni ricercato su tutto il territorio nazionale a seguito di un provvedimento di carcerazione per la pena complessiva di tre anni e tre mesi di reclusione, in quanto ritenuto responsabile di rapina. Gli agenti della Polizia di Frontiera di Bari sono riusciti a localizzarlo e arrestarlo mentre sbarcava dal volo di linea proveniente da Tirana.

Infine è stato arrestato un pericoloso latitante serbo, di 51 anni, giunto al porto di Bari con una motonave proveniente dall’Albania. L’uomo era da anni ricercato a seguito di un provvedimento di carcerazione alla pena complessiva di tre anni e dieci mesi di reclusione, poiché ritenuto responsabile di ricettazione e falso. Il malvivente è ora rinchiuso nel carcere di Bari.

Durante queste operazioni, sempre nel porto di Bari, la polizia ha adottato un numero rilevante di provvedimenti di respingimento di persone straniere, a causa del fenomeno dell’immigrazione clandestina, ritenute pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica, di persone in possesso di documenti per l’espatrio falsificati o sprovviste di documenti o requisiti necessari per l’ingresso in Italia.

In totale sono 32 cittadini albanesi, due macedoni, quattro afghani e due iracheni.