Parco Mimmo Bucci e zone limitrofe: una latrina a cielo aperto della città di Bari. Nel senso letterale. All’interno della trascurata seppur videosorvegliata struttura, ma anche tutt’intorno, ci sono decine e decine di deiezioni canine. Fresche e stagionate, piccole e grosse, ormai innocue o dall’odore nauseabondo.

Davvero uno scempio, soprattutto per Roy, cucciolo di 11 mesi che un paio di volte ha rischiato di morire. Nessuno riesce a far togliere al cane quel maledetto vizio di curiosare tra gli escrementi altrui, spesso andando anche oltre. L’animale, a differenza della sua padrona, non ci trova niente di male, essendo così educato da aver imparato a farla nella busta. Proprio così, si mette in posizione, e centra il sacchetto.

Roy per ben due volte ha preso una brutta infezione ed è stato in bilico tra la vita e la morte. La famiglia evita di portarlo all’interno del parco. Troppi pericoli per un curiosone come lui. La situazione è davvero complicata. Dovesse sopravvivere, Roy certamente imparerà che deve stare lontano dai bisogni degli altri e pensare un po’ più a stesso. Ciò di cui siamo altrettanto certi, però, è il fatto che certi padroni hanno preso alla lettera il nome del quartiere in cui vivono: Libertà. Intesa come la possibilità di fare come vogliono, anche rendere i marciapiedi impraticabili. Insomma, siamo nella merda.