di Mariangela Deliso

Con un pacato e silenzioso flash mob un gruppo di attivisti di “Mola 5 stelle”, al quale si è unita una delegazione di attivisti di Bari, ha voluto sottolineare la presenza di barriere architettoniche fuori e all’interno di una struttura da poco inaugurata: la Casa delle Culture.

Armati di cellulare con fotocamera e striscione, i ragazzi si son fatti fotografare davanti al portone d’ingresso della nuova biblioteca comunale avente quattro gradoni, ma non un solo scivolo. Si scrive Casa delle Culture, ma si legge casa delle disavventure o delle ingiustizie, dato che poterci entrare diventa pressoché impossibile se si è su una sedia a rotelle.

La nuova sede della biblioteca comunale di Mola di Bari, sita all’interno del vecchio Comune in piazza degli Eroi, è stata inaugurata lo scorso 29 novembre. Ma è sprovvista di uno scivolo che possa affiancare gli alti gradoni di pietra all’ingresso e l’ascensore presente all’interno dell’edificio non è funzionante.

Il sindaco nel giorno dell’inaugurazione, dopo l’evidenza di tale disagio, aveva assicurato a tutti i presenti che avrebbe provveduto entro pochi giorni ad ovviare alla palese violazione della legge n.104 del 1992. In data 14 dicembre 2014, gli attivisti di “Mola 5 Stelle” avevano presentato una istanza nella quale invitava il primo cittadino a provvedere celermente alla rimozione delle barriere architettoniche. Ma ad oggi non è stata trovata ancora alcuna soluzione

Siamo tutti disabili, frase che campeggiava sullo striscione degli attivisti, è un monito per ricordare a tutti che non esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B, ma solo semplici fruitori di un servizio che dovrebbe essere garantito a tutti a prescindere da qualsiasi “abilità”.