Il VII congresso della FAI CISL Bari, dal tema “RiGenerazione: Persona, Lavoro, Ambiente”, ha eletto Vincenzo Cinquepalmi Segretario generale della Federazione sindacale territoriale. Cinquepalmi sarà affiancato per i prossimi quattro anni da Gemma Di Gennaro e Francesca Di Credico, elette dalla stessa assise.

“Sono davvero riconoscente a Pasquale Fiore – ha detto emozionato Cinquepalmi – per aver creduto in me e, per aver individuato in me il suo successore. Mi impegnerò per ripagare la grande fiducia anche del Segretario nazionale Rota e regionale Frascella. Mi affiancano due figure femminili, che ritengo delle vere professioniste nella categoria”.

Hanno partecipato al Congresso: Onofrio Rota, Segretario generale nazionale FAI CISL; Paolo Frascella Segretario generale FAI CISL Puglia; Giuseppe Boccuzzi, Segretario generale UST CISL Bari.
Nella relazione introduttiva Pasquale Fiore, Segretario generale FAI CISL Bari uscente, ha espresso grande preoccupazione per “l’incertezza sul nostro futuro e su quello delle nostre famiglie, sul nostro lavoro, l’incertezza che ha caratterizzato oltre due anni della nostra vita. Per questo, le tante risorse che il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ci offre, devono servire anche a raddrizzare la bussola del dialogo sociale e della sostenibilità, per opporci a quell’economia che lo stesso Pontefice definisce dello ‘scarto’, propendendo, invece, per inclusione, equità, giustizia sociale: ‘Ci si salva tutti insieme non da soli’”. Fiore spiega: “Lascio la FAI CISL Bari ad una squadra giovane e competente. I miei auguri di buon lavoro a tutti loro. Fondamentale sarà governare i processi dello sviluppo, partendo dalle reali esigenze del territorio e delle comunità; a condizione che si inizi a ripensare, in maniera radicale, alla gestione e alla progettualità, sia in àmbito agricolo e forestale sia in quello agroindustriale e della pesca”. “L’industria alimentare – ha concluso Fiore – ha dimostrato come proprio durante la pandemia, il settore ha tenuto molto bene. Dobbiamo tuttora dire grazie ai lavoratori dell’industria agroalimentare, se ogni giorno abbiamo potuto soddisfare le nostre esigenze alimentari. E ogni giorno le Rappresentanze sindacali unitarie hanno dovuto far fronte alle tante richieste aziendali di continui adattamenti dei turni, per il ripetersi di fenomeni di contagio. L’industria alimentare si conferma anticiclica. Nell’industria alimentare, come Federazione agroindustriale italiana, qui a Bari, siamo riusciti a crescere come numero di iscritti piazzandoci bene in molti rinnovi di RSU e siamo interlocutori credibili in molte aziende. Buona la contrattazione di secondo livello (Riscossa, Granoro, ecc). Alla nuova Segreteria si impone la necessità di creare un Coordinamento dei nostri delegati, sia per rendere più proficua e strategica la nostra presenza nelle aziende sia per avere un riferimento per azioni sinergiche con la Segreteria nazionale”.

Il Segretario generale FAI CISL Puglia Paolo Frascella, nel suo intervento, ha spiegato che come sindacato “dobbiamo portare avanti le nostre proposte, ribadire che nel settore idraulico-forestale, come nella pesca, è necessario: avviare il ricambio generazionale; promuovere il valore del presidio umano del territorio; il lavoro di qualità e l’eccellenza delle produzioni agricole; contribuire al benessere sociale, economico e ambientale della Puglia; costruire, insieme, un futuro che possa concretamente dare opportunità alle giovani generazioni”.

L’assemblea si è conclusa con l’intervento del Segretario generale della FAI CISL nazionale Onofrio Rota: “RiGenerazione, Persona, Lavoro, Ambiente non è un titolo a effetto. Ma oltre a essere stati i temi che hanno contraddistinto anche la fase pandemica che abbiamo vissuto in questo nostro Paese, è una vera e propria dichiarazione d’intenti. Nei prossimi anni dobbiamo: guardare alla società che si trasforma velocemente; anticipare i cambiamenti nel mondo del lavoro; governare le conseguenze delle trasformazioni tecnologiche; della transizione digitale e di quella ecologica; rafforzare la nostra vocazione di Federazione del territorio, delle periferie, dei servizi alla persona. L’agroalimentare è rappresentato da un asset strategico di sviluppo economico, perché con i suoi 538 miliardi di fatturato aggregato ha garantito stabilità occupazionale e generato anche prospettive di sviluppo nell’export. Quest’ultimo è aumentato raggiungendo 50 miliardi, quindi possiamo dire che oggi la ripartenza del nostro Paese passa dal settore agroalimentare”.