Capotreno Vito Carrassi difende donna dal compagno che la picchia

Il suo nome è Vito Carrassi, ha 36 anni e da pochissimo ha lasciato il suo impiego come chef per diventare capotreno delle Ferrovie Sud Est. Nel pomeriggio di giovedì scorso, 26 ottobre, si trovava alla stazione del quartiere Japigia di Bari e alle 16:30 aveva quasi terminato il suo turno, quando ha notato una coppia litigare furiosamente. “Dovevo recuperare dalla mia auto alcuni documenti e uscendo dalla stazione avevo notato i due discutere in modo acceso“, ha raccontato Vito. L’uomo ha poi iniziato a picchiare la compagna, sferrandole schiaffi e pugni mentre lei piangeva e, terrorizzata, chiedeva aiuto. Nonostante fosse pieno giorno e fossero presenti diversi passanti, nessuno si è fatto avanti per soccorrerla, tranne Vito. “Non ci ho pensato due volte– ha detto il capotreno- ho chiamato il 112 e mentre parlavo con le forze dell’ordine mi sono avvicinato”. Inizialmente Carrassi ha tentato di far ragionare l’uomo a parole, dicendogli di fermarsi, ma quest’ultimo ha ben presto infierito anche su di lui, colpendolo alla tempia e facendogli cadere il telefono dalla mano. L’aggressore non si ferma: si scaglia anche contro Carrassi con calci e pugni, fino all’arrivo di due pattuglie della Polizia. 

Dopo che gli agenti hanno bloccato l’uomo, la donna “si è allontanata” e Vito si è dovuto recare al pronto soccorso per farsi medicare le ferite riportate. “Ho avuto una prognosi di 12 giorni, ma mi sembravano troppi, allora ne ho scontati tre per trauma cranico“, ha spiegato successivamente, specificando il suo desiderio di tornare al lavoro il prima possibile. Gratitudine per i colleghi e l’azienda, dalla quale Vito racconta di aver ricevuto la massima garanzia di supporto anche a livello legale. Alla domanda sulla paura di poter incontrare di nuovo l’aggressore, il capotreno risponde che sì, un po’ di timore non manca, ma sicuramente ripeterebbe il gesto e non lascerebbe sola la donna. “So di aver fatto la cosa giusta. E vorrei che gli altri facessero come ho fatto io– evidenzia Vito- che intervenissero quando una donna, o in generale una persona, subisce violenza. Sono episodi inconcepibili e vanno contrastati sempre“.