Oggi, lunedì 20 settembre, a Bari si torna a scuola. Per evitare assembramenti sui mezzi di trasporto, la Prefettura ha applicato la regola dei doppi turni per gli istituti secondari di secondo grado: il 75% degli studenti entra alle 8 e il restante 25% alle 9.40.

Al momento non sono stati registrati sovraffollamenti sui bus, molti studenti sono stati accompagnati a scuola in auto dai propri genitori. I ragazzi indossano tutti la mascherina e sono distanziati, provvisti di autodichiarazione che certifica l’assenza di sintomi Covid o contatti recenti con positivi.

Nel liceo classico Quinto Orazio Flacco la dirigente Rosaria Gioncada ha convocato per il primo turno il triennio e per il secondo turno i ragazzi del biennio affermando, che  sperimenteranno e modificheranno la didattica se serve, monitorando e rimodulando anche le attività extracurricolari.

“È una emozione grandissima dopo due anni in dad – dice – , è un giorno di festa perché finalmente i ragazzi sono con noi, sono tornati a riempire le nostre aule. Siamo pronti per ricominciare. Questo deve essere un messaggio di speranza. Quello che faremo – aggiunge la preside – sarà sempre a favore dei ragazzi e della didattica”. Ad una ipotesi di nuove chiusure e di ritorno in dad “non ci voglio pensare” dice.

Gli studenti si dicono “positivi ed emozionati. La scuola in presenza ci è mancata”. Il papà di una ragazza del quarto ginnasio, che ha accompagnato la figlia nel suo primo giorno, commenta la scelta dei doppi turni: “immagino che sia una necessità temporanea – dice – e anche qualche disagio rispetto agli effetti deleteri della dad credo sia accettabile. Questi ragazzi hanno bisogno di socializzazione”.

“Vogliamo una scuola in presenza tutto l’anno”. È lo slogan invece scritto sulla gran parte degli striscioni comparsi questa mattina sui cancelli di diverse scuole di Bari, in occasione dell’inizio dell’anno scolastico, nell’ambito della mobilitazione organizzata in tutta Italia dall’associazione “Priorità alla Scuola”, composta prevalentemente da genitori, che nel pomeriggio a Bari terrà anche una assemblea davanti all’Ufficio scolastico regionale.

“Non accetteremo un anno anno ‘a singhiozzo’ – dicono – vogliamo garanzie di presenza e continuità in tutta Italia e in tutte le scuole di ogni ordine e grado, non vogliamo rivedere lo scempio di Regioni e Comuni che tengono chiuse le nostre scuole secondo il proprio variabile arbitrio e vogliamo l’abrogazione della norma che consente la formazione di classi-pollaio”.

In una nota l’associazione spiega che “nulla è stato fatto per ridurre gli alunni per classe e per dare più spazi alle scuole, perciò rimane una enorme percentuale di studenti in condizione di affollamento”, denunciando che “il piano scuola 2021/22 non ha proposto nessuna soluzione concreta alle carenze strutturali che affliggono la scuola da decenni, ma che sono state e saranno le principali responsabili nell’impedire un’adeguata gestione dell’emergenza sanitaria, con il risultato di comprimere il diritto”.

“Non è accettabile – concludono – che non sia stata ancora affrontata seriamente la questione trasporti in merito alla loro capienza e frequenza” e “che i protocolli non siano chiari e applicabili su tutto il territorio nazionale uniformemente”.